L’impianto Edison Next divide

L’ex sindaco Bacci: "Il vero problema è avere nelle Marche un impianto inquinante del genere"

L’impianto Edison Next divide

L’impianto Edison Next divide

"Che continui o meno la giunta Fiordelmondo non è un problema. Lo sarebbe avere nelle Marche un impianto di quel genere, pericolosissimo". È netto e anche arrabbiato l’ex sindaco Massimo Bacci sull’impianto Edison Next per il trattamento dei terreni inquinati anche da rifiuti pericolosi che dovrebbe nascere alla Zipa.

Bacci, perché è contrario a questa piattaforma che la maggioranza definisce un passo importante verso la transizione ecologica?

"Ho passato il finesettimana a studiare questo tipo di impianti. Ci sono studi che anche statunitensi fatti nel 2013, accessibili a tutti in rete, che ne dimostrano la pericolosità. Se qualcosa non dovesse funzionare, ci sarebbero serie conseguenze. C’è il rischio di inalazione sostanze e per separare la terra dal rifiuto tramite lavaggio di acqua vengono utilizzati additivi chimici. Una parte del rifiuto va in aria e viste le correnti d’aria che dalla Vallesina spirano verso il mare e viceversa, li respireremmo. Una parte dell’acqua utilizzata poi andrebbe in fogna con il rischio inquinamento della falda".

Ma il suo successore dice che non ci si può sottrarre all’iter amministrativo e dire no a prescindere.

"La prima cosa che fa un operatore economico che intende realizzare un progetto è contattare la politica, chi amministra. Se dice di no desiste. Non si può nemmeno attribuire la responsabilità (dell’iter preliminare in provincia avviato lo scorso anno, ndr) ai tecnici comunali senza informare la politica. Sarebbe una scorrettezza a livello istituzionale. Dovevano informare immediatamente ma anche in maggioranza molti non sapevano".

Lei, sarebbe annoverato da Legambiente tra i malati di Nimby.

"Beh c’è chi lo era con il biodigestore che comunque trattava il rifiuto umido del territorio per benefici locali e con un controllo da parte pubblica per il 49%. È stato imposto il modello totalmente pubblico. Il rischio zero non esiste si diceva (Il riferimento è a Fiordelmondo, ndr). Ora vorrebbero dare l’assenso a un progetto interamente privato che prende rifiuti pericolosi da fuori, in un centro fortemente antropizzato e con quali benefici per la città? Tra l’altro dopo aver fatto la scelta Amazon che per forza di cose impatta sul territorio. Il via libera a Edison sarebbe l’avvio di una parabola discendente per la città". Il sindaco ha proposto il referendum.. "Non è ammissibile in materia urbanistica come abbiamo visto con lo spostamento della fontana dei leoni".

Sara Ferreri