
L’ex presidente Leandro Santini
Fango, semplicemente fango. Non è vero nulla, nulla. Leandro Santini non è un nome qualsiasi per la Ginnastica Fabriano: al momento – come lui stesso precisa – non ha alcun incarico e parla a titolo personale e dall’inizio del 2025 non è più nemmeno consigliere del Comitato Marche della Federazione ma della società è stato presidente per otto anni, 2003 al 2011, e poi dirigente dal 2011 al 2021: nel periodo a cui i fatti si riferiscono era dunque dirigente. Non solo, sua figlia è stata a sua volta ginnasta, venendo allenata da Julieta Cantaluppi. "Non è successo nulla, nulla di quello a cui si fa riferimento nelle intercettazioni – precisa – Io c’ero, ero dirigente, in palestra ci andavo molto spesso e non ho mai visto nulla. Non solo, ci tengo a ricordare che gli allenamenti fossero a porte aperte: nessuno avrebbe mai segnalato nulla? Si fa riferimento anche a Sofia Raffaeli, i suoi genitori sono un esempio di comportamento. E non avrebbero mai avuto da ridire se quello riportato fosse vero? Quello che viene riportato ci infanga, infanga la società migliore d’Italia che è una eccellenza non solo sportiva. Credo per questo che anche il Comune di Fabriano debba intervenire anche valutando se ci sono gli estremi per la diffamazione. E auspico che l’attuale società intervenga pubblicamente per respingere queste invenzioni".
Chiediamo a Santini il perché Cantaluppi si sia rivolta a Corradini per chiedere se le domande di chi indagava si fermassero a Desio, o coinvolgessero altri club: "Parliamo di persone che non hanno mai avuto a che fare con un giudice – risponde – mi sembra comprensibile, in un momento così, chiedere come funziona. Ma non ci vedo nulla di losco".
E allora, perché queste frasi di Tishina contro Fabriano? "La risposta – sottolinea Santini – è in una intercettazione del 2022: un uomo identificato come Roberto si rivolge all’allora presidente federale Tecchi evidenziando che Maccarani ce l’ha a morte con Fabriano. Diciamo che come in politica ci sono fazioni". Per chi segue la ginnastica, che i rapporti tra Fabriano e Desio non siano idilliaci è cosa nota e la società marchigiana sarebbe stata tirata dentro con dicerie di cui la fonte è sempre rimasta ignota. Di certo, ora il club non può far finta di nulla di fronte ad accuse così pesanti e non provate.
Andrea Pongetti