Lewis, la Vigor parla americano: "Puntiamo al salto di qualità, alla C"

L’avvocato statunitense si presenta a Senigallia: "Ho studiato vari club, qui si è lavorato meglio"

Lewis, la Vigor parla americano: "Puntiamo al salto di qualità, alla C"

Lewis, la Vigor parla americano: "Puntiamo al salto di qualità, alla C"

Espressione rassicurante, modi gentili ed un italiano fluido. Non stona affatto l’avvocato Robert Lewis nella sua prima uscita pubblica a Senigallia nei panni di nuovo ceo della Vigor.

Un uomo garbato, ma con le idee molto chiare come si evince dalle sue prime parole: "Già quando ero a Cesena avevo in testa di avvicinarmi alla Serie D, per vari motivi - dice -. Il primo è il desiderio di sviluppare i settori giovanili, un mondo che conosco molto bene avendo gestito un’ Academy anni fa. Mi piacerebbe creare uno scambio di giocatori con gli States, ma nel mondo del professionismo è difficile trattandosi di extracomunitari".

La domanda però sorge spontanea, perché proprio Senigallia?

"Ho studiato vari club della categoria e tra questi c’era la Vigor - prosegue Lewis -. Ho subito apprezzato le capacità di questa dirigenza, è bastato guardare il lavoro svolto negli ultimi anni, non dimentichiamo poi l’ottimo settore giovanile di cui dispone il club. Noi americani possiamo portare dei progetti interessanti per far crescere questi ragazzi, ma ne parleremo più avanti. Io ed il presidente Federiconi abbiamo deciso di unire le forze e ci piacerebbe fare una programmazione strutturata per provare a fare un salto di qualità, ovvero la Serie C".

Il ruolo del legale newyorkese nell’organigramma vigorino è già di per sè una novità, ma non sono arrivate conferme in merito alla cifra esatta di quote acquisite o di importi versati nelle casse del club.

"Non è un discorso esclusivamente economico - rimarca -. Lo dirà il campo ciò che potremo fare, è chiaro che più si sale più l’investimento aumenta. Voglio creare una base, non proporre salti nel vuoto. Le decisioni si prendono insieme per questo non credo che il discorso delle quote sia rilevante in questa fase".

Certe frasi però non passano inosservate, specie quando si parla di Serie C, ecco allora che l’ad Luca Meggiorin interviene per fare chiarezza: "Non stiamo facendo proclami, tanto meno stiamo raccogliendo i cocci di uno sfacelo. Vogliamo il bene della Vigor, farla crescere facendo il passo secondo la gamba".

Al fianco di Lewis c’è un’altra novità, il pesarese Christian Romagnoli, il nuovo direttore operativo, in sostanza il direttore generale.

"Per sei anni ho lavorato alla Vis Pesaro vestendo i panni di team manager - afferma Romagnoli -. Non voglio mandare via nessuno, la parola d’ordine deve essere continuità perché la Vigor è una macchina che funziona davvero bene".

Inizia un nuovo corso, una nuova era per la Vigor e solo il tempo potrà dare risposte sulla bontà di questo progetto.

Nicolò Scocchera