Lecco, è ora di cambiare marcia. Ultimo con un solo punto in classifica, sebbene debba recuperare 3 partite rispetto a quasi tutte le avversarie, il Lecco di Luciano Foschi deve assolutamente cambiare marcia e lo deve fare da domani quando scenderà in campo a Cittadella, contro una squadra solida che con 9 punti in classifica è in piena linea con il suo obiettivo: la salvezza.
Obiettivo che è anche quel di un Lecco che è però reduce dal ko interno contro la FeralpiSalò, squadra che prima di martedì aveva racimolato un solo punticino (peraltro a Modena dove l’ha conquistato anche il Lecco), al termine di una pessima partita nella quale ha tirato in porta due volte in 90 minuti e concesso troppo all’avversario. In questi pochi giorni mister Foschi ha cercato di lavorare su quelle situazioni che, contro la FeralpiSalò, non gli sono proprio piaciute. Una su tutte? Quella palla lunga su Novakovic mai andata a buon fine e soluzione univoca in un match sottotono. La posizione di mister Foschi è solida, almeno per ora, ma è chiaro che sia giunto il momento di cambiare passo perché è vero che, a causa delle note vicende estive, i blucelesti lavorano insieme da 2025 giorni ma questo non deve diventare un alibi e, soprattutto, non può esserlo a lungo. Serve la scossa. Domani pomeriggio scenderanno in campo anche il lanciatissimo Como, secondo in classifica, che va a far visita ad un Bari in crisi con il chiaro intento di tornare dal San Nicola con l’ennesimo risultato utile di un inizio di stagione molto positivo. In campo anche la Cremonese che, dopo aver vinto a Cosenza e con mister Stroppa imbattuto in 2 partite, ospita il lanciatissimo Parma di Pecchia, primo e già in fuga.
Mister Giovanni Stroppa. "C’è grandissima soddisfazione per aver portato a casa una vittoria pesante. Non è assolutamente facile fare tre punti in trasferta, soprattutto contro un Cosenza arrembante. Una squadra organizzata che ha verticalità che sa metterti in difficoltà. Noi dobbiamo imparare a tenere più la passa e far girare a vuoto l’avversario. Però, viste le due partite ravvicinate e il poco tempo che abbiamo avuto per lavorare insieme, abbiamo fatto un passo avanti. La vittoria è una medicina fondamentale".
Fulvio D’Eri