VALERIO CUCCARONI
Cronaca

"Le Terrazze verranno migliorate". Dopo la fine delle riprese del film

Ente Parco e sindaco Silvetti: "Nulla osta subordinato al rispetto di prescrizioni molto stringenti"

"Le Terrazze verranno migliorate". Dopo la fine delle riprese del film

Ente Parco e sindaco Silvetti: "Nulla osta subordinato al rispetto di prescrizioni molto stringenti"

Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, prima di inviare una nota congiunta con il presidente del Parco del Conero e compagno di partito in Forza Italia, Luigi Conte, ci ha risposto in merito all’accusa di essere il "responsabile morale" della scelta di abbattere alberi tutelati all’interno dell’area protetta del Parco per realizzare un set cinematografico. L’accusa gli è stata mossa la scorsa settimana da Emiliano Stazio, presidente del Circolo Pungitopo di Legambiente, che avrebbe invece optato per l’uso della tecnologia 3D, anziché chiedere il nullaosta del Parco del Conero per l’abbattimento. "Io non posso decidere cosa deve fare la produzione", dichara il primo cittadino al nostro giornale, "rivendico, anzi, la decisione, presa all’unanimità dalla Giunta, di concedere l’area: certo, devono prevalere le tutele, ma, nel loro rispetto, va anche promosso il territorio. Confido nella scrupolosità del direttore del Parco, Marco Zannini, e non commento altre illazioni".

Poco dopo, ha diramato una nota congiunta con il presidente del Parco del Conero, Luigi Conte, "Voglio rassicurare i cittadini – dice Silvetti – che l’attenzione del Comune di Ancona verso Portonovo è come sempre massima e ci vede coinvolti con il senso di responsabilità che questa perla naturalistica del nostro territorio richiede e merita. Come da impegni presi, tutto sarà ripristinato dalla produzione del film così come prescritto dall’Ente Parco, e anzi per questa zona era stata già stabilita un’implementazione della manutenzione. Restano fermi, dunque, la nostra determinazione e i nostri progetti per preservare il patrimonio e l’habitat di Portonovo, in particolare delle Terrazze, come di tutte le zone del Conero". Il presidente del Parco del Conero, Conte, ha ribadito che "dopo la fine delle riprese del film e il ripristino dell’area nel rispetto delle prescrizioni indicate, l’habitat dell’area interessata oggi degradata sia dal punto di vista della biodiversità che della fruizione sarà sicuramente migliorato. L’Ente Parco ha concesso il parere positivo e il nulla osta subordinati al rispetto di alcune prescrizioni molto stringenti e precise che sono un’opportunità sia per l’habitat di quello spazio e quindi per la sua biodiversità, che per coloro che ricercano ombra e frescura frequentando l’area. La produzione del film che sarà visto da moltissimi potenziali turisti, oltre che essere quindi un’occasione di visibilità, è da considerarsi un’occasione per migliorare l’area configurandosi come una buona pratica perché va a vantaggio della natura e non certo a danno di essa". La nota precisa che "ai lecci secchi e a quelli seccagginosi presenti lato mare che non facevano ombra verranno sostituiti alberi che invece garantiranno frescura e umidità aumentando la resilienza ai cambiamenti climatici". In realtà, però, gli alberi impiegano anni per crescere e, nell’attesa, come evidenziato al Carlino dalla scienziata del suolo, prof.ssa Cocco della Politecnica delle Marche, il suolo rischia di impoverirsi per la combinazione degli agenti atmosferici. Raggiunto al telefono dal Carlino per chiedere ragguagli sulla richiesta di abbattimento inviata dalla produzione al Comune, l’assessore alle manutenzioni, Daniele Berardinelli, ha dichiarato: "non ho ricevuto nulla, nessuna comunicazione".