Aveva 24 anni e aveva appena terminato gli studi a Firenze. Suo cugino, il professor Claudio Zabaglia insegnante di generazioni di studenti al liceo scenitifico Savoia, in scienze, chimica e geografia, lo chiamò. "Senti Umberto, avremmo bisogno del tuo tocco per un libricino della scuola che tratta temi di carattere ambientale con approfondimenti di studio scientifici". Grati non si fece pregare. Per suo cugino fece dei disegni che rimarranno nel pennino intinto a china di uno dei più grandi illustratori e disegnatori del nostro paese. Ancona ha avuto la fortuna di avergli dato i natali e di averlo cresciuto. Grati ha saputo sfondare le barriere della provincia, arrivando a conquistare vette inesplorate. "Sulla questione ambientale, le riflessioni di una scolaresca" fu probabilmente uno dei primi impegni artistici e sociali di Umberto Grati, recentemente scomparso per un brutto male. "Mi viene ancora da piangere se ci penso – racconta il professor Zabaglia, professore e noto ambientalista anconetano -. Mi sono ritrovato questo libricino tra le mie cose e quando sono andato a trovare Umberto in ospedale gliel’ho portato. Lui era molto felice, si ricordava ancora di quell’impegno. Fu uno dei primi. Ancora non era affatto conosciuto, ma poi seppe spiccare il volo". Eccome se lo ha preso. Nei suoi disegni Grati, amica ecologista e portatrice dei bei pensieri descrive con il suo tocca lineare e inconfondibile temi importanti come l’inquinamento, l’eutrofizzazione, i pesticidi, le piogge acide, l’effetto serra e il buco nell’ozone. Sapete di che anni stiamo parlando? Era il 1988 e già temi di questa portata venivano dibattuti nelle aule del liceo Savaoia di Ancona. "Solo nel 1992 ci fu la prima conferenza mondiale del clima a Rio. Eravamo stati dei visionari? No avevamo approfondito temi che al giorno d’oggi sono di grande attualità". E le raffigurazioni di Umberto Grati aiutarono a rendere quel libricino realizzato dal corpo docente e dai gruppi di studenti in un vero manuale scientifico destinato ad essere tramandato. Bellissima la vignetta del problema dei rifiuti con il pescatore smarrito che va a pescare un bidone radioattivo. Grati era avanti con la mente e il pennino. Già all’epoca.
Andrea Massaro