Le persone con disabilità chiedono diritti

Associazioni marchigiane chiedono interventi per la vita indipendente delle persone con disabilità davanti a Palazzo Leopardi. La Regione è sollecitata a rispondere con azioni concrete.

Le persone con disabilità chiedono diritti

Associazioni marchigiane chiedono interventi per la vita indipendente delle persone con disabilità davanti a Palazzo Leopardi. La Regione è sollecitata a rispondere con azioni concrete.

Un sit in davanti a Palazzo Leopardi, sede dell’Assemblea legislativa, per chiedere interventi come "l’adeguamento del budget, la rivalutazione dei progetti esistenti e la riapertura del bando regionale destinato alle persone con disabilità". Le associazioni marchigiane del coordinamento ‘Insieme per la vita indipendente’, oggi alle 10, si riuniranno ad Ancona per promuovere, sostenere e attuare a tutti i livelli le iniziative necessarie per ottenere il riconoscimento e l’esigibilità concreta del diritto alla vita indipendente per le persone con disabilità. Fanno parte della rete ben 38 realtà, tra associazioni, comitati e cittadini. L’iniziativa è nata su impulso del coordinamento di Avi Marche, che opera dal 2019. "Nella nostra regione c’è stata una progressiva evoluzione in questo settore - spiega Angelo Larocca, presidente dell’associazione in riferimento ai diritti delle persone con disabilità –. Oggi abbiamo una legge regionale con un fondo stabile di 4.300.000 di euro, che finanzia 401 progetti di vita indipendente. Tuttavia, da due anni a questa parte, c’è stato un rallentamento nei progressi e riscontriamo necessità urgenti e nonostante le ripetute richieste, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete". L’elenco dei punti su cui lavorare è chiaro. Perché, secondo il coordinamento, "le attuali mancanze si traducono in una tragica realtà che noi, persone con disabilità, viviamo sulla nostra pelle: un’assistenza inadeguata che non ci permette di poter lavorare, studiare, avere una vita familiare e sentimentale soddisfacente, fare sport, godere di un tempo libero di qualità, vivere inclusi nella comunità e partecipare alla vita sociale e politica. L’assistenza inadeguata ci costringe a vivere una vita di opportunità negate". La manifestazione era stata programmata il 17 settembre, poi rinviata per maltempo.

Giacomo Giampieri