CLAUDIO DESIDERI
Cronaca

Le istituzioni in prima linea: "Per proteggere la spiaggia pensiamo a dei piccoli Mose. Avanti col parco nazionale"

Le idee e le proposte del Comune e del Parco del Conero: "Subito tavoli di lavoro coi progetti. Ma se non tuteliamo la nostra baia mettiamo a rischio attività economiche e turismo".

Le istituzioni in prima linea: "Per proteggere la spiaggia pensiamo a dei piccoli Mose. Avanti col parco nazionale"

Le istituzioni in prima linea: "Per proteggere la spiaggia pensiamo a dei piccoli Mose. Avanti col parco nazionale"

Il convegno, organizzato dai Verdi, venerdì sera sul futuro di Portonovo ha di certo evidenziato un aspetto: "Piena sintonia con gli operatori per tutelare un gioiello unico dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e soprattutto impegno di Comune di Ancona e Parco del Conero nell’agire per affrontare i problemi e risolverli". Un messaggio chiaro emerso dall’intervento del consigliere comunale Teodoro Bontempo, con delega all’Erosione costiera e Servizi di Portonovo, intervenuto in rappresentanza del sindaco Silvetti al momento convalescente dopo il malore. "Il Comune è in stretto contatto con l’Università di Urbino e con la Politecnica delle Marche, Dipartimento di Idraulica e morfologia, per affrontare il problema dell’erosione marina che investe Portonovo da sempre. Per questo abbiamo messo a disposizione i dati decennali sulle correnti della Baia. Siamo anche in contatto con una start up di Brindisi che progetta dei dispositivi a paratie, compatibili con l’ambiente e rimovibili, una specie di piccoli Mose in plastica, da mettere a seconda del periodo e delle mareggiate, nella battigia per non far portare via il sedime e contrastare l’erosione. La Politecnica contatterà tutti i soggetti interessati per costruire soluzioni condivise". Anche l’aspetto energetico è un tema caro al Comune. "Abbiamo pronto uno studio – ha proseguito Bontempo – per una comunità energetica a Portonovo con un centro fotovoltaico che dispone di una prima cabina a Castelfidardo da cui poi l’energia sarà veicolata verso la Baia per renderla energicamente autonoma. Praticamente è subito realizzabile".

Per tutti Portonovo è un diamante incastonato sul Conero. "Noi abbiamo il compito di tutelare l’ambiente, la flora e la fauna – ha sottolineato Luigi Conte, presidente del Parco del Conero – ma abbiamo anche cambiato dei regolamenti per andare incontro a chi lavora nei suoi confini. Per noi è fondamentale coniugare lo sviluppo sostenibile con l’economia del luogo. Siamo favorevoli all’arretramento degli stabilimenti e abbiamo accordato il raddoppio del parcheggio a monte perché siamo pianamente concordi con il progetto Zac che sta contribuendo notevolmente a ridurre il traffico delle auto nella Baia". Il presidente Conte ha poi parlato dell’allargamento al parco del Cardeto, voluto dal suo predecessore Silvetti, che influirà positivamente sul progetto di legge nazionale, presentato a marzo, per far divenire il Parco ente nazionale: "L’iter non sarà breve ma il primo passo è stato fatto. Essere ente nazionale significa uscire dalle competenze della Regione e passare a quelle dello Stato. Significa non avere più problemi di bilancio e avere una promozione internazionale".

Quindi unità di intenti sotto ogni aspetto come evidenziato da Filippo Invernizzi, archeologo e dirigente dell’Ente Parco: "Oggi sono emerse tre tematiche: la volontà politica, quella comune e quella scientifica. Elementi già presenti nel Piano economico e sociale del Parco. Tutto è fattibile, si deve solo volerlo fare. Ma niente si può fare senza dati scientifici. L’ambiente è un punto focale nel futuro dell’Europa. Ci deve essere chiarezza politica e un volere comune, poi spostare un sentiero lo si fa. Noi siamo la manovalanza ma siamo in grado di portare i finanziamenti soprattutto se diveniamo parco nazionale. Voi operatori siete i custodi di questa baia ma norme e clima stanno cambiando. Se non tuteliamo Portonovo mettiamo a rischio attività economiche e turismo". Ecco la proposta: "Creare tavoli di lavoro con tutti i progetti che fanno parte di un percorso comune e programmare il futuro di Portonovo. Diteci cosa fare, noi siamo pronti a partire".