REDAZIONE ANCONA

Le Green Community che guardano al futuro

"L’Unione Montana dei Monti Azzurri fin dal 2011 si è impegnata nella progettazione sostenibile attraverso il coinvolgimento di amministratori, cittadini,...

L’Unione Montana dei Monti Azzurri fin dal 2011 si è impegnata nella progettazione sostenibile attraverso il coinvolgimento di amministratori, cittadini, associazioni e imprese – dice il presidente Giampiero Feliciotti –. Dalla firma del Patto dei Sindaci a Bruxelles, che ha segnato l’inizio di questo percorso comune, siamo giunti a risultati importanti come la Comunità energetica rinnovabile (Cer). Partiti da un contratto di fiume tra il lago di Fiastra e quello di Caccamo, siamo arrivati alla costituzione di una Green Community, cogliendo opportunità offerte da bandi europei e nazionali come quello del Pnrr. Ringrazio particolarmente il commissario Castelli per aver finanziato con il bando NextAppennino la Cer più ampia, per un totale di 13,7 milioni. Accanto a questa, abbiamo anche una Cer più piccola, finanziata interamente al 100%, che riguarda cinque Comuni. Entrambe le Cer rappresentano strumenti fondamentali per incentivare la partecipazione di cittadini, enti e imprese, che beneficeranno di bonus del 40% sugli impianti realizzati. Oltre ai vantaggi economici, la Cer permette di condividere l’energia prodotta in eccesso, sostenendo le famiglie fragili e promuovendo benefici diffusi, favorendo transizione energetica e crescita sociale per il territorio.

"La Comunità energetica rinnovabile guidata dal Comune di Camerino – afferma il sindaco Roberto Lucarelli – rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di ricostruzione e sostenibilità che stiamo portando avanti nel territorio. Non si tratta solo di realizzare un progetto innovativo, ma soprattutto di costruire un modello di transizione ecologica condiviso e partecipato da cittadini e molteplici realtà del territorio. La Cer incarna lo spirito comunitario, ponendosi come strumento di inclusione e sviluppo sostenibile, con benefici tangibili per tutta la popolazione. Camerino, che si trova nel contesto della ricostruzione, ’il cantiere più grande d’Europa’, sta rinascendo anche perché puntiamo a un patrimonio edilizio rinnovato, energeticamente efficiente e con emissioni vicine allo zero. La scelta di realizzare la Cer attraverso il project financing, con il coinvolgimento dei privati, testimonia l’impegno concreto e l’approccio innovativo che caratterizza il nostro lavoro. Stiamo lavorando in sinergia con la struttura commissariale e la Regione Marche, e con noi ci sono sette Comuni limitrofi e l’Università di Camerino, che conferisce ulteriore valore scientifico e istituzionale al progetto. Vogliamo trasformare una sfida complessa in opportunità, anticipando il futuro anziché aspettarlo, e tutelando al contempo il nostro prezioso patrimonio storico e architettonico. La Cer di Camerino diventerà così un modello unico e virtuoso di comunità, sostenibilità e innovazione."