La viabilità e l’accesso, più o meno agevole, nelle abitazioni più remote sono stati ristabiliti dopo le frane e gli smottamenti provocati dalle piogge di metà settembre. A quasi tre settimane da quell’evento che ha prodotto l’isolamento temporaneo di alcune famiglie tra Montesicuro e Gallignano, il peggio sembra passato, ma i danni sono ancora evidenti e i lavori attesi per l’immediato futuro, ma non certi. Pezzi di strada mangiati, aree transennate, piccoli movimenti del terreno che con la pioggia ripartono. Insomma, c’è poco da stare allegri.
Alcune strade sono percorribili ma a senso alternato e con la massima attenzione a causa delle condizioni degli asfalti. I danni più evidenti sono sul fronte opposto rispetto a quello che dalle frazioni dà verso Offagna e l’Aspio, ossia sul versante di Casine di Paterno. Il ponticello sul canale che scende da Agugliano verso Casine, all’altezza della strada comunale verso Gallignano, è ancora transennato. La forza d’urto di acqua e fango misti ai detriti l’ha letteralmente distrutto. Pezzi di muratura giacciono dentro il fosso a venti metri di distanza e l’alveo dello stesso sono pieni di alberi spezzati, rami, con il livello dell’acqua che ieri è tornato a salire a causa delle piogge. E la gente chiede interventi.