L’assessore alza le mani. Niente pasto agli educatori dei bambini con disabilità: "Non so come intervenire"

La beffa è che non possono neppure portarsi il cibo da casa nelle scuole

L’assessore alza le mani. Niente pasto agli educatori dei bambini con disabilità: "Non so come intervenire"

L‘assessore comunale ai Servizi educativi, Antonella Andreoli

Niente fornitura dei pasti agli educatori di bambini con disabilità all’interno delle scuole d’infanzia e primarie a tempo pieno, la risposta choc dell’assessore competente: "Non è stato possibile trovare un accordo sui costi con la cooperativa che se ne occupa e quindi non so davvero come risolvere il problema" sono state le parole usate dall’assessore comunale ai Servizi educativi, Antonella Andreoli in risposta all’interrogazione presentata da Francesco Rubini (Altra idea di città). Il problema riguarda tutti gli educatori che operano nelle suole materne ed elementari della città che hanno il tempo pieno. Mentre gli insegnanti di sostegno possono godere quanto meno del pasto, educatori ed educatrici dall’inizio dell’anno scolastico, l’11 settembre scorso, hanno questo problema non da poco. La cosa incredibile è che, in alternativa, non possono neppure portarsi il cibo da casa e consumarlo a causa degli orari e dell’attenzione che devono nei confronti dei bambini con disabilità gravi, i quali hanno bisogno di essere seguiti dagli educatori durante i pasti.

Un problema che è nato dall’inizio di questo anno scolastico, mai evidenziato negli anni precedenti: "La risposta dell’assessore Andreoli è sconcertante – ha detto replicando Rubini – Si assuma la responsabilità che ricopre e trovi una soluzione. Non è tollerabile una situazione del genere nei confronti di quei lavoratori". Rubini ha interrogato l’assessore leghista anche su alcune problematiche legate al plesso Antognini, inaugurato pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico dopo un vigoroso intervento di recupero: "Non c’è una linea telefonica e se un alunno deve chiamare la famiglia per qualche problema si devono usare i telefonini di insegnanti e personale. Mancano alcuni arredi inoltre, in particolare le tende alle finestre".

Tornando sulle persone con disabilità, la capogruppo del Pd, Susanna Dini, ha interrogato l’assessore ai Servizi sociali, Manuela Caucci, sui limiti del servizio di assistenza educativa domiciliare: "Garantita minor copertura settimanale e nel 2025 il servizio finirà un mese prima. Un servizio molto importante messo in piedi dal centrosinistra negli anni scorsi che adesso con voi sta subendo delle limitazioni" ha detto la Dini. "Purtroppo l’Ast 2 ha problemi di personale e non è stato possibile portare avanti piani personalizzati" è stata la risposta dell’assessore Caucci.

p.cu.