L’Anfiteatro ritrovato: "Abbiamo fatto un miracolo per riuscire a debuttare". Popsophia regala il sogno

La riapertura dopo dodici anni dello storico spazio culturale tra luci e ombre. L’accelerazione dei lavori non ha permesso di sistemare i dettagli: erbacce e ingressi poco curati.

L’Anfiteatro ritrovato: "Abbiamo fatto un miracolo per riuscire a debuttare". Popsophia regala il sogno

L’Anfiteatro ritrovato: "Abbiamo fatto un miracolo per riuscire a debuttare". Popsophia regala il sogno

La sera dei miracoli. Una delle canzoni più iconiche di Lucio Dalla non figurava nella scaletta di Ankoneide, il grande debutto di Popsophia all’Anfiteatro romano, contenitore culturale riconsegnato alla città e al pubblico, ma poteva entrarci di diritto.

Miracoli laici, a partire dall’impresa compiuta dagli organizzatori, capaci di allestire lo spettacolo dedicato al Solstizio d’Estate: "La settimana scorsa c’era l’erba alta e tra poco qui dentro inizierà un grande spettacolo".

Anna Maria Bertini, assessore alla cultura, elegante nel suo abito lungo, dispensa baci e abbracci al suo arrivo all’Anfiteatro, poco prima delle 20.

Sul palco i 14 musicisti si impegnano nelle prove dello spettacolo che non sono riusciti a fare ieri e mai viste le tempistiche asfittiche con cui il tutto è stato allestito.

La bellezza e l’unicità del sito archeologico, la carezza della sera e il tramonto nel giorno più lungo dell’anno, sebbene in parte oscurato da un cielo capriccioso da giorni, hanno mascherato alcune pecche, soprattutto sul decoro.

I 780 posti sono stati ricavati, ma tutto attorno la cura dei dettagli è stata farraginosa e solo il grande impegno della squadra di Popsophia ha potuto sopperire alle carenze.

Una moquette rossa per coprire l’erba incolta sotto il palco, l’ingresso per il pubblico spostato all’ultimo momento dalla chiesa di Santa Palazia alla piazzetta in via Pio XII, zeppa di erbacce e delle cucce dei gatti di strada davanti alla Curia Arcivescovile. Le strade ridotte in condizioni pessime, il muro del Rifugio Birarelli sbriciolato, vegetazione incolta ovunque.

Dettagli, si dirà: "Adesso ho capito cosa significa fare un miracolo – è stata la prima esclamazione appena abbiamo incontrato Evio Hermas Ercoli nel retropalco mentre i musicisti andavano da ’Acquarius’ del musical Hair a ’Quella carezza della sera’ dei New Trolls –. Siamo dovuti andare di fretta, cercando di tappare tutte le falle. I nostri spettacoli, stasera e domani (ieri e stasera con il tributo a Raffaella Carrà rivisitato, ndr.), erano programmati all’Arena sul Mare, ma poi si è deciso di farli qui, la location da sogno che abbiamo sempre voluto. Forse ci voleva più tempo per allestire il tutto".

A proposito di bizze e disagi, alle 20,51, il momento più alto del sole che da oggi inizierà a tramontare prima, invece del tramonto dal cielo ha iniziato a cadere la pioggia, breve ma fastidiosa.

Poco prima all’ingresso ‘Vip’ sotto le mura del Cardeto, in via Birarelli, si sono ritrovati il sindaco, Daniele Silvetti, mezza giunta comunale e il grosso dei consiglieri di maggioranza, agghindati al meglio e orgogliosi di aver regalato una serata del genere. Meteo, disagi e scarso decoro permettendo. Il primo passo è stato compiuto, adesso non resta che proseguire su questa. Il debutto regala spesso imprevisti ai quali, nelle prossime settimane si potrà e dovrà mettere mano.

Pierfrancesco Curzi