di Marina Verdenelli
Viene contattata da uno sconosciuto che le propone di fare del sesso e scopre che alcune sue foto erano state pubblicate in un sito di scambisti. Lì per lì avrà pensato ad uno scherzo una 45enne, impiegata, originaria di fuori provincia ma residente ad Ancona che però poi è voluta andare a fondo dopo quel contatto scoprendo che le foto, in cui appariva in lingerie con pose sexy erano quelle che solo il suo ex fidanzato, operaio, suo coetaneo, poteva avere. Senza pensarci due volte è andata alla polizia e lo ha denunciato. La coppia non stava più insieme all’epoca dei fatti, risalenti al 2018 e proprio poche settimane dopo che lei aveva voluto chiudere la relazione. Così il pensiero di una vendetta del fidanzato lasciato, è l’ipotesi accusatoria, che per ripicca avrebbe agganciato un sito tedesco specializzato per scambi di coppia a base di sesso, dove avrebbe pubblicato ben quattro scatti della sua ex in biancheria intima, in varie pose, dove erano ben visibili il lato b ma non il volto della donna. L’annuncio, con frasi intriganti e piccanti, riportava passaggi come questo: "Cucciolona vogliosa, contattami". Dopo la denuncia la donna si è rivolta ad un legale e ad un perito che ha scandagliato il sito di annunci per risalire a chi lo aveva pubblicato. L’uomo che l’aveva contattata in buona fede, pensando che fosse stata davvero lei a metterlo per scambiarsi piaceri sessuali di coppia, l’aveva approcciata così: "Ciao, se passi dalle mie parti chiamami che facciamo sesso". Capendo poi l’errore le avrebbe indicato dove controllare con i suoi occhi le foto presenti pregandola di non metterlo di mezzo perché felicemente sposato. Navigando in rete e raggiungendo il sito tedesco in questione l’impiegata si è riconosciuta. Le foto che la ritraevano solo per il corpo infatti erano le stesse che la coppia si era scambiata quando stava ancora insieme. Visto che l’annuncio non lo aveva messo lei doveva per forza essere stato lui. Dopo la denuncia è stata aperta una indagine che si è conclusa di recente con la citazione diretta a giudizio dell’operaio, difeso dall’avvocato Carmelino Proto, per diffamazione attraverso un mezzo pubblicitario. L’uomo si sarebbe già dichiarato estraneo ai fatti e di recente è stato anche assolto "per insufficienza della prova" per un’altra denuncia per diffamazione sporta sempre dalla ex compagna. L’udienza, per questo fatto nuovo, è stata fissata al 1 marzo del 2022. In quella circostanza potrà decidere se ricorrere ad un rito alternativo al processo ordinario, optando per un abbreviato o un patteggiamento se lo riterrà. Se i fatti fossero accaduti dopo la legge Codice Rosso (la n.69 del 19 luglio del 2019) l’operaio sarebbe stato imputato del reato di revenge porn, la vendetta pornografica, introdotta nel codice penale proprio dalla legge Codice Rosso.