La trattoria Moretta può allargarsi "Sono passati 13 anni, ora che ci faccio?"

Il titolare Bilò aveva scambiato un locale col Comune: solo ieri è arrivato l’ok

La trattoria Moretta può allargarsi  "Sono passati 13 anni, ora che ci faccio?"

La trattoria Moretta può allargarsi "Sono passati 13 anni, ora che ci faccio?"

Permuta transattiva di due porzioni di un immobile tra il Comune e il titolare del ristorante La Moretta in piazza del Papa: ci sono voluti più di 13 anni per arrivare alla conclusione di quello che, tradotto in gergo più schietto, è uno scambio di proprietà. Uno scambio non alla pari, tuttavia, quanto meno sotto il profilo della tempistica. La delibera è stata votata dalla maggioranza in Consiglio comunale alla sua ultima fatica, sebbene andasse reso operativo molti anni fa: "Nel 2007 un dirigente del Comune è venuto da me proponendomi lo scambio o la permuta come dir si voglia. Sembrava avere senso e quindi ho dato parere favorevole, con una differenza: la porzione di mia proprietà per effettuare i lavori di quello che sarebbe diventato il Museo della Città io l’ho subito messa a disposizione, mentre l’atto per prendere possesso della parte del Comune è arrivato a compimento solo stamattina (ieri mattina, ndr) col voto in consiglio. Esattamente 13 anni dopo il via del procedimento".

Corrado Bilò, storico titolare dell’altrettanto storica trattoria nel ‘salotto buono’ di Ancona, non riesce a esultare per aver concluso l’iter: "Adesso ho 13 anni in più, sono vecchio e soprattutto non ho lo sprint dell’epoca quando la permuta mi avrebbe consentito di modificare il locale. Chissà magari aprire una parte posteriore con dei tavoli o farci altro – spiega Bilò – adesso quasi non ha più senso. Ho speso più in avvocati e tecnici per istruire la causa che per il valore reale di quello scambio. Sapevo che il documento sarebbe passato al vaglio finale del consiglio, ma non esattamente quando e con quali modalità, per cui la notizia dell’approvazione della delibera me la sta dando lei in questo momento". Tecnicamente il Comune ha ceduto 37 metri quadrati complessivi (15 di un vano e 22 di un porticato all’altezza delle terrazza del Museo) su 77 di una parte usata per allargare il Museo della Città in via Buoncompagno, la parte posteriore rispetto a piazza del Plebiscito. Il valore commerciale dello scambio è pari a 10mila euro, come ha spiegato l’assessore al patrimonio Pierpaolo Sediari. Dubbi sull’operazione sono stati espressi dal consigliere Andrea Vecchietti (Movimento 5 Stelle) sulla presunta convenienza economica dell’operazione.

p.cu.