SILVIA SANTARELLI
Cronaca

"La tegola del caro affitti". Sempre più locali in vendita

Ristoranti, ma anche tabacchi e gelaterie: l’emorragia nel centro storico "Personale e spese fisse aumentano, i clienti fuori stagione non ci sono".

"La tegola del caro affitti". Sempre più locali in vendita

Sempre più locali in vendita nella ‘Città Gourmet’. Fino a qualche anno fa erano gli alberghi e gli stabilimenti balneari a cercare un nuovo proprietario, ora invece a finire sul mercato sono numerosi locali sia stagionali che non, e il più delle volte la scelta di cedere l’attività arriva dal caro affitti. Un po’ come le abitazioni, per le quali nonostante il trend, il valore degli immobili è in continuo aumento. Lo stesso vale per gli affitti estivi: la ricerca, oltre che sui siti specializzati, si allarga anche ai social, dove si cercano immobili in affitto durante i grandi eventi. E se il prezzo di un’abitazione nuova, in un quartiere residenziale, si aggira attorno ai 4mila euro al metro quadrato, per arrivare anche a settemila euro al metro quadrato fronte mare, per un locale in affitto in centro storico si pagano svariate migliaia di euro. Ad essere sempre più in difficoltà sono i titolari di locali di ampia metratura che, oltre a quello del personale e delle materie prime, devono fare i conti con il caro affitti, un problema che si era verificato già durante la crisi del 2008, quando in città avevano chiuso perfino locali storici e che ora si sta riproponendo alle porte della stagione estiva. Si va dai 50mila euro per la licenza di un negozio di abbigliamento, fino ai 250mila per acquistare quella di un ristorante al Foro Annonario e, sempre per un ristorante, si scende di 100mila euro se ci si sposta verso piazza Garibaldi. "Ormai da dopo il Covid, soprattutto durante l’inverno, si lavora per lo più il fine settimana, anzi, soprattutto il sabato e la domenica – spiega un ristoratore –. Così diventa sempre più difficile riuscire a restare aperti tutti i giorni, il costo del personale e le spese fisse sono aumentate e i clienti fuori stagione non ci sono". Un monito che l’amministrazione comunale conosce bene e anche per questo sta cercando di diversificare il calendario degli eventi e di ‘spargerli’ per tutta la città in modo da poter dare una boccata di ossigeno ai ristoratori e a quanti lavorano nel mondo del food. Un settore che fino a qualche tempo fa non conosceva crisi, anzi, l’offerta, soprattutto in centro storico, è aumentata notevolmente negli ultimi anni, ma l’estate da tutto esaurito non è più sufficiente. In vendita non solo bar e ristoranti, ma anche tabacchi e gelaterie e perfino ristoranti che propongono cucina orientale, gran moda negli ultimi anni.