La scopertura del fiume Giano torna a galla. Armezzani: "Potrebbe aiutare anche i lavori fognari"

La giunta di Fabriano annuncia la ripresa dei lavori sul fiume Giano, suscitando polemiche. Si discute della realizzazione dell'impianto fognario in piazza Garibaldi e della ritombatura del fiume, con proposte contrastanti tra le parti.

La scopertura del fiume Giano torna a galla. Armezzani: "Potrebbe aiutare anche i lavori fognari"

La giunta di Fabriano annuncia la ripresa dei lavori sul fiume Giano, suscitando polemiche. Si discute della realizzazione dell'impianto fognario in piazza Garibaldi e della ritombatura del fiume, con proposte contrastanti tra le parti.

Ripresa di alcuni lavori importanti che riguardano il fiume Giano, la giunta li annuncia ed esplode la polemica. Al momento è stata annunciata la realizzazione dell’impianto fognario in piazza Garibaldi, senza fare alcun riferimento alla questione della ritombatura del fiume di cui però si torna a discutere. La questione sarà discussa in giunta la prossima settimana.

"Due le questioni di particolare rilievo – rimarca dall’opposizione Lorenzo Armezzani -.Una è quella che riguarda l’impianto fognario della parte ovest del centro città, la seconda è la ritombatura. Sull’impianto fognario, allo stato della conoscenza che abbiamo degli atti, i lavori dovrebbero riguardare la realizzazione di una pompa gemellare di sollevamento che da piazza Garibaldi, dovrebbe spingere i liquami delle fognature di parte del centro storico in alto per Via Camillo Ramelli per poi ricollegarla al nuovo collettore che transita a fianco del fiume. Un intervento dispendioso, finanziato con risorse della Regione Marche e che, a quanto sappiamo, debbono essere impegnate entro metà del prossimo anno, pena il rischio di perdere anche queste risorse. Un altro regalo dell’inerzia della precedente amministrazione, che, giova ricordarlo, preferì bloccare i lavori del fiume denunciando alla Procura non si sa quale delitto che, a quanto pare, nessuno ha per ora scovato. Su questo intervento – rimarca Armezzani - sono molti dubbi tecnici, soprattutto sull’opportunità di realizzare un sistema di pompaggio delle acque nere, che avrà un consumo di energia elettrica nonché evidenti esigenze di manutenzione e di riparazione, perché si sa, le pompe si rompono e possono passare anni per ripararle, come è accaduto, per esempio, con la barriera idraulica per la bonifica dal tetracloroetilene del quartiere del campo sportivo. È lecito domandarsi se realizzare delle pompe che consumano energia elettrica per spingere acque nere a superare il colmo di una salita piuttosto che seguire il naturale deflusso lungo il fiume non sia alquanto ardito oltre che esageratamente dispendioso".

"Uno studio del 2012 dell’Università degli Studi di Perugia, proponendo l’integrale scopertura del fiume, per esempio – rimarca Armezzani - potrebbe presentare l’opportunità di valutare un percorso diverso della fognatura nell’alveo, seguendo la naturale pendenza del fiume. Secondo gli studiosi dell’università di Perugia, è possibile perfino superare il ponte dell’Aera senza interventi particolarmente invadenti e senza con questo rischiare di compromettere la struttura del ponte medievale".