"Non vogliamo più vivere una vita di opportunità negate". Lo slogan scelto dalle organizzazioni legate a persone con disabilità, 38 soggetti nelle Marche, presenti ieri davanti a Palazzo Leopardi, sede del consiglio regionale, è la perfetta sintesi di una protesta dignitosa, ma ferma. Al centro del sit-in il tema della Vita indipendente, ossia il sostegno economico e legislativo per i soggetti disabili secondo la legge 21 del 2018, all’epoca votata all’unanimità. In tanti ieri mattina si sono ritrovati nello slargo davanti alla sede di Ancona, ma potevano essere di più: "Molti non hanno potuto partecipare stamattina (ieri, ndr.) perché non in grado di avere l’assistenza, proprio uno dei punti al centro della nostra richiesta _ ha detto Angelo Larocca presidente di AVI Marche _. la Vita indipendente è un diritto che deve essere assicurato attraverso un’assistenza personale autogestita. La politica ha approvato la legge all’unanimità, ora i punti vanno applicati e rispettati. In ballo ci sono 4,3 milioni di euro di finanziamento per consentire le assunzioni di assistenti personali per condurre una vita quanto meno simile agli altri. Ci sono vari livelli di intensità assistenziale (Lea, ndr.) a seconda dei propri bisogni e per ognuno, sempre per legge, sono stabilite delle linee guida e i budget. Per il massimo livello di disabilità vengono garantiti 13mila euro l’anno, ma l’assistenza domiciliare ne costa circa 50mila euro. C’è tanto da fare". I manifestanti hanno lanciato slogan, mostrato cartelli e fatto ascoltare una canzone dedicata al tema della Vita indipendente. ‘Libertà di scelta’, ‘Un diritto non è ciò che ti viene detto da qualcuno, è ciò che nessuno ti può togliere’, ‘L’assistenza personale è un diritto umano’ tra i cartelli mostrati anche ai politici usciti sul piazzale dedicato a Emanuela Loi. Presenti i consiglieri di minoranza, quelli del Pd e la Ruggeri del Movimento 5 Stelle, poi sono usciti l’assessore ai servizi sociali, Filippo Saltamartini, che ha incontrato e ascoltato i manifestanti. Infine il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, Dino Latini, che ha fatto anche di più, annunciando l’inserimento nel calendario dei lavori consiliari di un consiglio straordinario aperto sul tema. Sono quattro i punti richiesti dalle 38 organizzazioni che aderiscono al cartello alla politica regionale: "L’aumento del budget senza dubbio _ ha aggiunto Larocca _ e poi la rivalutazione dei 401 progetti per le singole persone. La maggior parte, circa 270, sono vecchi e obsoleti perché stilati in passato e nel frattempo le singole condizioni sono cambiate, tra patologie peggiorate, perdita di familiari e così via. Il terzo punto è la rivalutazione della scala delle disabilità intellettive e sensoriali e, infine il quarto punto, la necessità di fare qualcosa per 150 persone con disabilità nelle Marche ancora in attesa di ricevere un contributo per attivare il proprio progetto personale, secondo le regole stabilite dal bando ministeriale emesso a marzo".
CronacaLa rivolta dei disabili: "Noi senza assistenza. In ballo 4,3 milioni per la nostra tutela"