REDAZIONE ANCONA

La rivista ’leCentocittà’ in libreria:: "Tentativo di rilanciare il cartaceo"

Da 28 anni valorizza le Marche e ora sbarca in 15 località del territorio: il direttore responsabile è Franco Elisei.

La rivista ’leCentocittà’ in libreria:: "Tentativo di rilanciare il cartaceo"

di Raimondo Montesi

Da ventotto anni valorizza l’identità e le eccellenze delle Marche. E lo fa così bene da essere riconosciuta come bene culturale di interesse storico dal Ministero. Ora la rivista ‘leCentocittà’ si affaccia al nuovo anno con una novità: la distribuzione nelle librerie (quindici, di altrettante località della regione), frutto di un altro cambiamento. La rivista è ora pubblicata da una ‘vera’ casa editrice, la Seri di Macerata. L’ultimo numero, l’81esimo, testimonia che la scelta è azzeccata. Eccellente la veste grafica (il curatore è il professor Sergio Giantomassi dell’Accademia Poliarte), a partire dalla copertina: sotto la scritta ‘Co-digito ergo sum’ due mani si incontrano, a simboleggiare il tema chiave affrontato nelle pagine centrali: il rapporto tra ‘umanità’ e intelligenza artificiale. Per la cronaca, uno degli articoli è firmato nientemeno che da ChatGpt, in cui l’IA "si presenta e si autogiudica". Con una certa obiettività, pare, visto che nel pezzo si legge: "Tuttavia è importante sottolineare che l’IA non può sostituire completamente l’essere umano". Bontà sua, direbbe qualcuno. La presidente dell’associazione ‘Le Cento Città’ Patrizia Scaramazza ricorda che tutto nasce da un’idea del professor Giovanni Danieli, che ha guidato la clinica medica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona. "L’obiettivo è sviluppare una regione che ha avuto un ruolo importantissimo nella storia d’Italia e d’Europa, e che ancora oggi guarda verso il Levante". Il nuovo corso della rivista è sottolineato dal direttore responsabile Franco Elisei, che parla di ‘una sfida’, e spiega: "È un tentativo di rilanciare l’informazione cartacea. Non facciamo cronaca, ma i fatti di cronaca sono lo spunto per approfondimenti culturali. Ci occupiamo di storia, arte, archeologia, letteratura, società, musica e scienze". Il direttore editoriale, l’avvocato Maurizio Cinelli, sottolinea la ricca "editoria di cultura’ marchigiana, frutto di un’attività imprenditoriale ‘vivacissima e appassionata". Va da sé che il riferimento è anche ad Alessandro Seri, per il quale ‘leCentocittà’ è "un’eccellenza culturale delle Marche, un punto di riferimento". La carta è viva e ‘lotta’ insieme a noi, insomma. Resta un dubbio. Chissà cosa ne penserebbe ChatGpt del tentativo di ‘rilanciare l’informazione cartacea’? Forse sarebbe d’accordo...