GIUSEPPE POLI
Cronaca

La regola del derby: ko che non fa male

Una sconfitta come quella di domenica scorsa, tra l’altro in un derby, non è una tragedia: al Del Conero la...

Una sconfitta come quella di domenica scorsa, tra l’altro in un derby, non è una tragedia: al Del Conero la...

Una sconfitta come quella di domenica scorsa, tra l’altro in un derby, non è una tragedia: al Del Conero la...

Una sconfitta come quella di domenica scorsa, tra l’altro in un derby, non è una tragedia: al Del Conero la Fermana ha concretizzato l’unica vera occasione da gol che ha creato, ma è vero che per il resto è apparsa più lucida, più determinata e agguerrita dei dorici, e alla fine è riuscita a centrare il risultato pieno, anche se il pareggio sarebbe stato certamente un risultato più equo per quanto visto in campo.

Alluci e compagni hanno cominciato bene: prima una clamorosa occasione con Martiniello con relativa risposta del portiere classe 2005 Daniel Perri – l’ex biancorosso che giocava nella primavera dorica, lo scorso anno, è titolare in maglia gialloblù da nove gare – e poi il gol annullato per fallo di mano ad Amadori. Un inizio di gara piuttosto promettente, per i dorici, ma con il trascorrere dei minuti la Fermana ha preso coraggio e ha costruito anche lei qualche occasione degna di nota. Poi l’Ancona s’è risvegliata, la traversa di Gulinatti, il tiro di Martiniello nuovamente respinto da Perri.

Un primo tempo che s’è chiuso sullo 0-0 frutto di una gara combattuta in cui sicuramente stava facendo miglior figura la Fermana rispetto a un’Ancona con una manovra impacciata e messa in difficoltà dal pressing avversario.

A inizio ripresa il gol di Bianchimano, probabilmente viziato da un fallo di mano precedente di Sardo non ravvisato dall’arbitro, e poi tanta confusione e poco gioco, ma anche tanta buona volontà, e qualche ottima occasione, cui ha risposto presente sempre il portiere Perri.

Contro la Fermana non s’è sicuramente vista l’Ancona delle migliori prove stagionali, la tattica di Brini ha frenato non poco i giocatori dorici principali fonte di palloni per l’attacco, come Pecci, Gulinatti e Alluci. Così nemmeno chi è subentrato nella ripresa è riuscito a dare l’apporto necessario per trovare almeno il gol del pareggio, anche perché la Fermana ha difeso con ordine il vantaggio fino in fondo.

Una sconfitta inattesa che conferma come i derby siano sempre sfide da tripla, e che ha fatto prontamente tornare sulla terra la squadra di Gadda. Un ko che ribadisce la difficoltà che i dorici si troveranno ad affrontare nel girone di ritorno di fronte ad avversarie che giocano come se fosse l’ultima partita della vita. Per fare risultato a Chieti, domenica prossima, servirà molto di più di quanto visto al Del Conero contro la Fermana. Mancano ancora quindici giornate e la sconfitta nel derby deve restare un incidente di percorso.

Giuseppe Poli