Psicosi da grandine: "tutti sotto terra". Si fa per scherzare, ovviamente. Ma non poi tanto. Ieri, dopoché la Protezione civile aveva diramato l’allerta arancione per le condizioni meteo, la gente è corsa ai ripari. Le persone, infatti, temendo una violenta grandinata, prima del nubifragio delle 16, hanno assaltato cavalcavia e parcheggi sotterranei dei supermercati per riparare le proprie auto. I tuoni, ieri, sono cominciati alle 14. La gente, a quell’ora, è uscita di casa diretta nei vari supermercati. "Io ho accompagnato mia figlia, che voleva riparare l’auto dall’eventuale grandinata. Non l’avessimo mai fatto. Abbiamo girato tutti i park dei supermercati ed erano tutti pieni", dice Giorgio Giancamilli. "Ci credevamo furbi e pensavamo di essere gli unici a fare questa cosa", invece era un caos "persino sotto i cavalcavia".
Prosegue Giancamilli: "Abbiamo girato a lungo, passando prima dal Lidl, poi siamo stati alla Coop, dopodiché al ‘Sì con te‘ delle Tavernelle. Era tutto pieno, tutti gli stalli erano occupati. Evidentemente, la gente, come noi, ha avuto paura che la grandine rovinasse i veicoli. Noi cercavamo un posto coperto per la nostra macchina perché mia figlia deve venderla". Nel tragitto per recarsi al lavoro è passato in varie zone: "All’Ikea la situazione era incredibile – fa lui –. Mia figlia mi ha raccontato che c’erano persino due uomini della sicurezza che ti facevano posteggiare solo se effettivamente dovevi entrare nel negozio. Anche i ponti dell’asse nord-sud sono stati scambiati per un parcheggio improvvisato, con le automobili parcheggiate su ambo i lati dei cavalcavia sotto la facoltà di ingegneria".
Le macchine, qualcuno le avrebbe lasciate anche sotto le strutture delle pompe di benzina: "L’Eni dietro alla Marina era colmo di auto". In centro, chi non ha il garage è corso a coprire le auto con dei teloni. Ieri, sotto passo chiuso in via Macerata e fiumi d’acqua sulle scalinate di via Sabotino e via Veneto. Auto parcheggiate in strada, sotto i ponti, anche a Vallemiano e in via Maestri del Lavoro, alle Brecce Bianche. Dopo qualche raggio di sole alle 17, ieri, i tuoni sono ripresi fino a tarda sera.
Nicolò Moricci