Ad agosto le Marche non faranno il pieno, "perché sono troppo legate al turismo italiano, che copre l’87 per cento del movimento, al contrario del resto d’Italia, dove invece l’incidenza dei villeggianti esteri è del 50 per cento". Lo dice Ludovico Scortichini, nei bord locali e nazionali di Confindustria turismo e titolare di un tour operator. "Il nostro problema – aggiunge – sarà di riuscire ad arrivare a un rapporto del 70-30 per cento tra turisti italiani e stranieri, per avere un buon bilanciamento". E le aree che andranno meglio? "Tutta la fascia a nord della regione, anche perché ha il traino di Pesaro Capitale italiana della cultura". Intanto diversi operatori turistici sostengono che non si farà il pieno nenche sotto Ferragosto. "Possibile che si riescano a trovare camere libere – ammette Scortichini –. Non è da escludere, anche perché la vacanza per gli italiani è diventata più corta, tre, quattro o cinque giorni in media. In tanti prenotano anche all’ultimo momento e c’è addirittura chi chiama il giorno prima di partire. E questo porta a un livellamento dei prezzi, per cui alcune strutture alberghiere abbassano i costi delle camere per allinearsi ai bed and breakfast o agli affitti brevi. Ma occorre anche aggiungere un altro fattore, e cioè che il turista, specie quello straniero, non si accontenta più soltanto del sole, ma chiede vacanze esperienziali, vuole girare per i borghi dell’entroterra, verso musei o comunque eventi. E proprio il sistema dei borghi andrebbe incentivato e maggiormente pubblicizzato. Il sole non basta più". Quanto alle strategie, Scortichini parla anche del mondo delle vacanze che cambia. "Se arriveranno degli investimenti per creare strutture anche di livello nel nostro entroterra – osserva –, non ho dubbi che potrebbero avere successo, anche in tempi non lunghi". Una voce nel deserto? No, perché anche Luciano Cecchini, vicepresidente regionale di Federalberghi, la mette giù così: "Il problema reale è che il turismo italiano sta risentendo del fatto che le famiglie hanno meno potere di acquisto, quindi le vacanze sono diventate molto brevi e le prenotazioni arrivano anche all’ultimo secondo. Ecco, questo fenomeno vale per tutte le strutture ricettive della regione, da nord a sud. Si stanno comunque rivedendo un po’ di stranieri, tedeschi, svizzeri e francesi. E so che la cosa potrebbe sembrare paradossale, ma si vedono anche gruppi di albanesi". "Sicuramente non sarà una stagione facile – aggiunge Cecchini –, anche perché abbiamo avuto due mesi difficili, maggio e giugno, per il cattivo tempo, e sull’incidenza del movimento turistico pesano tantissimo anche le previsioni meteorologiche, al punto che se una previsione meteo annuncia tempo brutto, arrivano le disdette". E nel frattempo sta anche scoppiando il problema della cosiddetta concorrenza sleale, cioè quella degli affitti brevi, che va a incidere anche sulla tassa di soggiorno: un mondo di mezzo che sta creando anche scontri duri, "per cui occorrono maggiori controlli". Per finire, Ludovico Scortichini mette l’accento sul turismo straniero: "È vero che stanno aumentando i voli su Falconara, ma nessuno sa dove poi questi villeggianti vanno, per cui occorrerà attendere la fine della stagione e incrociare vari dati". Una visione meno pessimistica arriva da Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali. "Non sarei così pessimista come altri colleghi – ribatte –, perché mi risulta che la copertura delle camere viaggi tra l’85 e il 100 per cento. È il caso di Senigallia, ad esempio, che ha avuto una copertura fino all’80% anche nei mesi di giugno e luglio grazie agli eventi. Forse si tratta della realtà che è andata meglio in ambito regionale, perché giugno è stato magro e luglio sotto le aspettative. Il problema degli stranieri? Ad agosto non si pone, da sempre la domanda è fiacca. Poi si tornerà a salire a settembre e anche a ottobre. Sono questi i mesi nei quali si rivedrà il turismo estero". E sulla concorrenza degli affitti brevi Polacco aggiunge: "Ora la situazione si andrà regolarizzando con le nuove regole ministeriali. Fino all’anno scorso erano stimate circa 8mila strutture di questo genere, ma quelle denunciate alla Regione erano soltanto un migliaio".
CronacaLa profezia d’agosto: "Marche senza pienone Gli italiani risparmiano"