Il Natale porta serenità, gioia e nuovi propositi. La Vigor ne ha un gran bisogno, d’altra parte in questo periodo è normale fare bilanci e tirare le somme. Stefano "Fefi" Goldoni, bandiera del club è la persona più indicata per farlo.
"La partenza sprint ha un po’ illuso i tifosi, purtroppo gli infortuni ci hanno messo i bastoni tra le ruote in una fase molto delicata della stagione. Il rallentamento della squadra è stato causato dalle vicende legate all’infermeria - dice "Fefi" Goldoni -. La Vigor è una società rispettata, credibile, che sta cercando di strutturarsi per creare qualcosa di importante nel prossimo futuro. Ci sono tanti giocatori di qualità, indubbiamente la squadra ha tutte le carte in regola per essere, fino alla fine, una protagonista assoluta di questo campionato".
Troppe aspettative? Forse si, ma la Vigor vuole crescere e migliorare, possibilmente già dalla seconda metà del campionato.
"Forse la scorsa estate sono state equivocate le parole della dirigenza - rimarca la bandiera vigorina, tutt’ora all’interno della società -. L’obiettivo è farsi trovare pronti e sfruttare le occasioni, non certo vincere subito il campionato. La Vigor non ha mai avuto gli oneri e gli onori della favorita, c’è chi ha speso molto più: Samb, L’Aquila, Chieti…. Nel calcio più si spende, più salgono le aspettative, che piaccia o no è così - continua Goldoni -. La Vigor è in linea con i programmi e siamo soddisfatti. Senigallia segue la Vigor, la ama, è legata alla squadra - conclude "Fefi" Goldoni -. I tifosi allo stadio sono sempre tantissimi, li ringrazierei uno ad uno se fosse possibile, un pensiero speciale però lo rivolgo alla curva".
Le parole di Stefano Goldoni, regalano sempre fiducia all’ambiente rossoblu. Eppure non è stata una vigilia eccezionale per i senigalliesi: Federico Alonzi, attaccante ai box a causa della rottura del crociato, ha subito una squalifica di 6 giornate con la seguente motivazione:
"Calciatore non presente in distinta, si posizionava all’ interno del recinto di gioco e invitato dall’arbitro ad allontanarsi gli rivolgeva espressione offensiva. Al termine della gara protestava nei confronti di un calciatore avversario e rivolgeva espressioni minacciose all’indirizzo del direttore di gara, rendendo necessario l’intervento del capitano per consentire l’allontanamento".
La sua assenza non creerà un danno immediato ai rossoblu, ma certo non è stata un’annata memorabile per Alonzi.
Nicolò Scocchera