PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

La nomina di Paraventi: "Assessore di sinistra?. La politica non c’entra. Riporto il rock alla Mole"

Dalla tessera Pd al sostegno in campagna elettorale all’avversaria di Silvetti "Io ho le mie idee, le ho sempre espresse e continuerò a farlo anche adesso".

Dalla tessera Pd al sostegno in campagna elettorale all’avversaria di Silvetti "Io ho le mie idee, le ho sempre espresse e continuerò a farlo anche adesso".

Dalla tessera Pd al sostegno in campagna elettorale all’avversaria di Silvetti "Io ho le mie idee, le ho sempre espresse e continuerò a farlo anche adesso".

Dalla tessera del Partito Democratico e dal sostegno alla campagna elettorale della candidata di centrosinistra Ida Simonella alle elezioni Comunali del 2023 alla carica di assessore nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Silvetti. Un grande salto quello compiuto ieri da Marta Paraventi nell’atto di firmare il decreto di nomina a nuovo assessore comunale alla Cultura: "Fa davvero effetto vedere il mio nome preceduto dalla carica di assessore. Essere di sinistra? Io ho le mie idee, le ho sempre espresse e continuerò a farlo anche adesso. Non creda, ho avuto le mie perplessità nell’accettare la nomina, non è stato facile, ma in fondo è stato naturale dopo che il sindaco me lo ha chiesto. In fondo la politica non c’entra, io lavorerò per la città e per la gente. Dovevo scegliere, la vita è fatta di scelte e io ho fatto la mia". La politica culturale però dentro la giunta comunale del capoluogo di una regione, chiamata al voto il prossimo autunno, ci entra eccome. Al netto delle scelte assunte all’interno del suo ambito, il nuovo assessore sarà chiamato a esprimersi in giunta anche su provvedimenti di destra da cui magari si sente parecchio lontana, sul tema del sociale e della scuola, uno dei suoi mondi, ad esempio.

Marta Paraventi, pur essendo originaria di Fabriano, conosce Ancona e le sue potenzialità culturali: "Mole e Pinacoteca saranno i due poli di massima attenzione del mio lavoro. Amo la musica classica, oltre alla lirica, ma al Lazzaretto vorrei riportare il rock, un’altra mia passione. E poi la pinacoteca, che non riaprirà alla Mole (secondo la dirigente del servizio, l’architetto Viviana Caravaggi, la fine dei lavori e la riapertura dovrebbe avvenire entro la fine dell’estate, ma il condizionale è davvero d’obbligo, ndr) a cui sono molto legata e a cui sto pensando anche in memoria del grande Pietro Zampetti, al punto da non farmi dormire la notte". L’altra notizia è la riprogrammazione di tutte le mostre ad Ancona: cancellata la Bertini, con lei se ne va tutto il suo cartellone per il 2025, a partire dalle stampe di Dürer. La nuova assessora ha detto di volersi mettere "al servizio della città" e ha delineato alcuni punti sui quali concentrerà l’attività nel segno delle linee guida dell’esecutivo e della condivisione con i cittadini e le scuole: tra queste il varo di un "calendario unico degli eventi".

Sulla responsabilità della scelta di Marta Paraventi alla cultura il sindaco Silvetti non si è tirato indietro: "Ne ho sempre sentito parlare bene, anche se l’ho conosciuta per la prima volta a gennaio in occasione del nostro primo incontro. È la figura migliore che potessi scegliere e non mi preoccupa l’appartenenza politica, in fondo la destra nella mia giunta, fatta anche di molto civismo, è presente solo al 37-38%. La scelta trasversale e le contaminazioni non mi spaventano, tutt’altro. La cultura non può essere classificata di destra o di sinistra e il mio concetto primario parte dall’identità".

A dicembre la giunta ha dato il via libera a una consulenza esterna nell’area del turismo alla società anconetana ‘Sangiò’, guidata dal marito della Paraventi, per 120mila euro in quattro anni. Per Silvetti nessun conflitto d’interessi o imbarazzo: "Siamo tutti a termine, con nomine fiduciarie e dietro la nomina dell’assessore Paraventi non ci vedo alcuna inopportunità". Silvetti che ha voluto ringraziare l’ormai ex assessore Anna Maria Bertini: "Con me è sempre stata corretta e leale, ha messo tutto l’impegno possibile nel suo lavoro. I suoi sono stati 20 mesi generosi e le auguro ogni bene per il suo futuro professionale. Le dimissioni? Nessuno, io in primis, le ha mai indotte, è stata lei a consegnarmele".

Pierfrancesco Curzi

10 oratori online10 online