La Lega sulle barricate: "Non vogliamo il Cpr"

Il segretario cittadino del Carroccio, Andrea Paci, contesta anche le modalità della scelta.

La Lega sulle barricate: "Non vogliamo il Cpr"

L’area dove si lavora per il Cpr a Falconara. Nel riquadro il segretario cittadino della Lega, Andrea Paci

La Lega Falconara lancia un appello urgente "al Governo affinché si fermi a riflettere sulle conseguenze che l’ipotesi di un Cpr a Falconara potrebbe avere su questo comune". Lo scrivono i militanti in una nota. "Consideriamo inaccettabile che, mentre il Comune era impegnato a gestire una grave crisi idrogeologica (l’alluvione, ndr), si sia cominciato a parlare dell’ipotesi di un Cpr alle spalle del quartiere Fiumesino, senza trasparenza e senza coinvolgere le autorità locali e regionali. Fiumesino è un’area che ha già subito danni ingenti, sia per fenomeni di allagamento sia per la vicinanza con la raffineria e con l’aeroporto. Non possiamo ignorare questi rischi", ribadiscono dal Carroccio. Per la sezione falconarese guidata dal segretario Andrea Paci il progetto "non solo presenta criticità tecniche, ma è anche una scelta che rischia di minare ulteriormente il tessuto sociale della città. È impensabile non considerare le conseguenze che una struttura del genere avrebbe sulla comunità locale: dal deprezzamento degli immobili alla riduzione dell’attrattiva commerciale e turistica. Non parliamo poi del tema sicurezza: si tratterebbe di ospitare persone in attesa di rimpatrio, alcuni dei quali per reati penali, a pochi passi da quartieri densamente popolati". Una posizione chiara: "Siamo convinti che non si possa procedere per la strada ‘più veloce’ o con una soluzione burocratica che ignora i reali bisogni di chi vive a Falconara – dicono –. Invitiamo pertanto il Governo e il Ministero a rivedere questa scelta e a valutare con attenzione le implicazioni per il territorio". All’appello si accodano anche le sezioni provinciale e regionale, che chiedono "con fermezza che la Regione sia inclusa nei tavoli di discussione, affinché possa portare la voce di una comunità che ha già fatto la sua parte. Falconara è un nodo cruciale per l’intera rete infrastrutturale regionale e nazionale. Per questo non può essere ulteriormente appesantita".

gi. gia.