Una guerra per accaparrarsi il lavoro facendo fuori l’avversario o meglio il concorrente. Dirigenti e dipendenti di una cooperativa avrebbero fatto di tutto per annientare la concorrenza nel campo dei servizi funebri, quelli forniti a supporto delle imprese funebri vere e proprie che seguono il defunto fino alla sua tumulazione. Prima avrebbero iniziato con semplici avvertimenti poi sarebbero passati a squarciare le gomme dei mezzi ed infine le maniere più forti con l’incendio dei veicoli e anche il furto di una carta di credito. Dopo le auto andate a fuoco era intervenuta la Squadra mobile, aprendo un indagine per fare chiarezza su quegli strani episodi che sapevano tanto di vendetta. L’amministratore della cooperativa che ha subito i danneggiamenti infatti si era impaurito e aveva sporto denuncia alla polizia dopo quasi un anno di episodi subiti. In nove erano finiti nei guai con varie accuse: concorrenza illecita, danneggiamento, incendio, furto e indebito utilizzo di carte di credito. Uno solo doveva rispondere di favoreggiamento per aver ostacolato, aveva sostenuto la Procura, le indagini dei poliziotti.
Ieri si è tenuta l’udienza preliminare per gli indagati. In sei avevano chiesto di procedere con il rito abbreviato. Gli altri non hanno presentato richieste di riti alternativi. Per i sei dell’abbreviato è arrivata l’assoluzione piena, alcuni con la formula "perché il fatto non sussiste" e altri "per non aver commesso il fatto". Erano difesi dagli avvocati Federica Battistoni, Luca Grisanti, Alessio Stacchiotti, Paolo Mengoni e Massimiliano Belli.
Per un settimo indagato il giudice Alberto Pallucchini ha fatto sentenza di non doversi procedere mentre per gli ultimi due ha disposto il rinvio a giudizio e andranno a processo davanti al collegio. La prima udienza si terrà il prossimo 2 luglio. I fatti sono relativi al 2018 e al 2019, ad Ancona. Tutto sarebbe partito da una scissione della cooperativa che ha subito i danni. Alcuni dipendenti erano migrati in un’altra società che, stando alle accuse, avrebbe fatto di tutto per far fuori l’altra cooperativa. ma. ver.