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La giunta che verrà Volti noti e new entry: dalla Caucci a Tombolini e poi Eliantonio e Zinni

Il sindaco avrà tempo fino al 19 giugno per definire l’assetto, ma molte caselle sono già pronte: spazio a Battino, Berardinelli e una donna per la Lega.

La giunta che verrà Volti noti e new entry: dalla Caucci a Tombolini e poi Eliantonio e Zinni

Lunedì 19 giugno verrà convocatio il primo consiglio comunale della sindacatura di Daniele Silvetti. E per quella data le caselle della giunta dovranno essere tutte al loro posto.

Il primo cittadino avrà circa tre settimane per definire l’assetto dell’esecutivo, ma le idee sembra già abbastanza chiare. Un discorso che passerà anche dal confronto tra le varie forze politiche che lo hanno sostenuto, da Fdi alla Lega passando per Forza Italia e l’Udc, fino ad arrivare alla Civiche. Senza dimenticare che una casella è già stata assegnata, dopo l’apparentamento avvenuto con la lista "Ripartiamo dai giovani", che avrà come assessore il leader del movimento Marco Battino che riceverà le deleghe all’Università, Politiche giovanili e Start Up.

La giunta sarà composta da dieci assessori oltre al sindaco e per comporla si terrà conto inevitabilmente dal peso che ciascuna forza ha ricevuto dal voto. Evidente quindi che a Fratelli d’Italia dovrebbero andare tre assessori. Chi? Un paio di nomi sembrano certi: Giovanni Zinni (Polizia municipale e altro) e Angelo Eliantonio. Per il terzo nome si punta su una donna, o tra le elette (De Angelis, Latini, Serangeli e Lupacchini) oppure pescando fuori come ad esempio Lorella Bonamano.

E passiamo alla lista civica del candidato sindaco. Ecco il secondo nome delle quote rosa, ossia l’avvocato Manuela Caucci (Servizi sociali e Welfare). Con lei dovrebbe entrare in giunta da esterno l’ingegnere Stefano Tombolini, ex candidato sindaco per il centrodestra, civico di vecchia data con la lista 60100 e che potrebbe guidare l’assessorato all’Urbanistica. Scalpita anche Arnaldo Ippoliti, tra i più votati in città, che aspira a un ruolo all’interno della macchina che avrà il compito di gestire la città nei prossimi cinque anni.

Altra quota rosa, la terza, arriverebbe dalle fila della Lega e, anche in questo caso, potrebbe giungere non dall’interno del Consiglio. Per Forza Italia un nome su tutti, quello di Daniele Berardinelli, una bandiera degli azzurri di Berlusconi, che, dopo anni all’opposizione, entrerebbe nell’esecutivo di Silvetti. Alla Cultura e Bilancio due tecnici esterni che potrebbero anche essre proposti da forze politiche.

Per quanto riguarda l’incarico di vice sindaco spetterà quasi sicuramente a Fdi, mentre sarà da discutere in base alla compisizione della giunta il ruolo di presidente del Consiglio comunale.

Alfredo Quarta