Non poteva che essere made in Castelfidardo la fisarmonica che suona al Festival di Sanremo che si chiude oggi all’Ariston.
E’ l’azienda Brandoni accordions ad essersi aggiudicata la prestigiosa presenza nell’Orchestra sinfonica del Festival più caro agli italiani. Un momento delicato e difficile questo per la cultura e la musica nel Bel Paese ma per quel breve lasso di tempo delle serate dedicate al Festival gli occhi di tanti fidardensi incollati allo schermo hanno brillato e i cuori si sono sentiti uniti vedendo il "loro" strumento e il marchio tanto noto.
"Essere presenti al Festival di Sanremo con un nostro strumento è per noi un onore enorme e dà sicuramente grande prestigio alle nostre fisarmoniche, eccellenze di Castelfidardo – commentano i Brandoni -. La stretta e lunga collaborazione con il maestro d’Orchestra Luca Sbardella continua a darci grandi soddisfazioni e rappresenta un ottimo stimolo per rivolgerci al futuro con idee ed azioni determinate da uno sguardo ottimista".
Il maestro Sbardella, che da tempo collabora con l’azienda portando il loro strumento in giro per il mondo, ha un curriculum di grande rispetto frutto di anni di esercizio che l’hanno portato a essere una delle colonne portanti dell’orchestra di Sanremo.
Per l’occasione del Festival, l’azienda ha creato uno strumento speciale, unico, più piccolo, che fa parte di una linea nuova che racchiude tutta l’eccellenza della fisarmonica a oggi, per rispettare le norme relative al distanziamento che vigono ovviamente anche per i musicisti seduti dell’Orchestra.
Quest’anno ci sono tantissime difficoltà al Festival sotto ogni punto di vista: le inquadrature ad esempio sono effettuate da robot telecomandati. La richiesta dello strumento particolare quindi è partita dallo stesso maestro che aveva bisogno di una fisarmonica simile sapendo bene del problema. Un piccolo gioiello che al suo interno ha tutto, dall’estetica alla massima qualità di tutti i suoi componenti. Ammirarlo in tv costituisce un orgoglio ed è senz’altro una vetrina mediatica per la ditta, felice di poter mostrare all’Italia una vera opera d’arte con tutto il valore del made in Italy che va oltre il tempo. Lo sguardo adesso a livello commerciale è rivolto al futuro ed è pieno di speranza: le aziende del comparto stanno dosando la giusta energia per affrontare lo scenario che resta complesso e allarmante.
Silvia Santini