MARINA VERDENELLI
Cronaca

La commozione del questore: "Orgoglioso di essere poliziotto"

Il discorso di Cesare Capocasa alla cerimonia ha toccato temi personali "Anche un periodo difficile quando la partita sembrava chiudersi per me".

Foto di gruppo alla cerimonia con. tutti i poliziotti. premiati con gli encomi

Foto di gruppo alla cerimonia con. tutti i poliziotti. premiati con gli encomi

Lo sport come "mezzo contro il bullismo" e la scuola "per educare all’affettività sin dalle primarie" contro la violenza di genere. Su questi temi si è concentrato il discorso del questore Cesare Capocasa che ieri ha aperto il cerimoniale per la festa della Polizia di Stato lasciando trasparire anche un momento di commozione quando ha sottolineato "sono orgoglioso di essere un poliziotto" ricordando anche un periodo difficile affrontato "anche quando la partita sembrava chiudersi per me" e porgendo un pensiero alla sua famiglia per la comprensione e il sostegno avuto "perché sono 37 anni anche del mio non esserci sempre stato".

Il questore ha citato il filosofo tedesco Kant dicendo "il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" per spiegare come sia naturale che il cielo sia pieno di stelle e altrettanto naturale è avere dentro di noi una morale. Poi ha tracciato quelli che sono i punti fondamentali di chi sceglie questo lavoro per essere utile agli altri. "La polizia non rappresenta solo una istituzione – ha detto Capocasa – è passione, un valore altissimo e anche se lo cercano di incrinare noi non ci spaventiamo, non ci spaventano le bottiglie incendiarie, conosciamo solo un modo per rispondere ai facinorosi e ai ribelli, la mente e l’anima. L’autorità si esercita servendo e il vero potere è il servizio".

Rivolgendosi agli studenti presenti alla cerimonia, il futuro di domani, li ha esortati ad "agire subito, non giratevi dall’altra parte, osate inseguire il sogno con tenacia e perseveranza, lottate per i progetti, non fatevi togliere il futuro perché solo così la società sarà migliore. La polizia che amo intercetta i sogni e costruisce un rapporto di fiducia". Poi una riflessione sulla violenza di genere "che continua ad essere sempre più inquietante e intollerabile, una mattanza soprattutto domestica, un inferno spettrale, una problematica di civiltà che prima ancora di un’azione di polizia richiede una decisa rivoluzione culturale. La violenza non ha colore, non ha bandiere, è ora di volare alto, con coraggio". Sulla criminalità minorile Capocasa ha sottolineato come "i fenomeni sono caratterizzati sempre più spesso da modalità violente, è necessario ascoltare i giovani".

ma. ver.