Un piccolo albero di Natale per rallegrare l’atmosfera paradossale di un alloggio di fortuna: l’hanno allestito i senza fissa dimora di via Curtatone, più volte al centro di proteste da parte dei residenti e dei passanti alla galleria che collega via Montebello. Un gruppo di persone, tra cui anche una donna, ormai stanziali in quell’area nonostante la serie di sgomberi che sono stati effettuati nel corso degli ultimi due anni da parte delle forze dell’ordine. Rispetto al passato c’è una differenza che riguarda l’ordine in cui viene tenuta l’area, pulita e senza rifiuti, bivacchi rimossi ogni mattina e tutto perfettamente sistemato. Un decoro che non ti aspetti, in particolare il piccolo albero di Natale che campeggia sopra un cartone usato come punto d’appoggio, di fianco un peluche, le scorte alimentari, un tavolino per fare colazione, scorte d’acqua. La speranza per tutti loro è quella di trovare un alloggio più dignitoso e soprattutto più caldo rispetto alla prospettiva di un inverno all’addiaccio.
A proposito di senza fissa dimora, gli agenti della polizia locale ieri hanno trovato un uomo di nazionalità moldava all’interno di un manufatto abbandonato all’interno del parco del Cardeto. Il soggetto, con il permesso di soggiorno scaduto e la sua posizione al vaglio, ha una situazione clinica molto complessa, ma continua a rifiutare il ricovero per risolvere i seri problemi di salute. Il suo alloggio di fortuna si trova nei pressi dell’ingresso del parco dal versante di via Panoramica e alcuni frequentatori avevano segnalato la sua presenza al comando della municipale. Il moldavo ha rifiutato di essere soccorso e inserito in un rifugio, preferendo restare in quel bivacco.
Sempre ieri dramma in via della Montagnola dove gli agenti della polizia locale sono intervenuti dopo la segnalazione di alcuni conoscenti di un uomo che viveva da solo in affitto in un appartamento. Non avendo ricevuto notizie dall’uomo, di nazionalità romena, al momento di bussare o suonare il campanello, sono stati chiamati i soccorsi. Quando sanitari e vigili sono entrati nella casa di via della Montagnola il romeno era riverso a terra privo di vita. Inutile ogni tentativo rianimatorio. La vittima aveva deciso di trasferirsi da Castel Sant’Angelo sul Nera nel capoluogo dopo le scosse di terremoto dell’autunno 2016 che aveva reso inagibile la sua casa, soprattutto per trovare lavoro. Un malore improvviso lo ha ucciso.