REDAZIONE ANCONA

"La Camera Oscura di Giacomelli", mostra dedicata al grande artista

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Mario Giacomelli (2025), l’Archivio a lui intitolato ha inaugurato ieri a...

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Mario Giacomelli (2025), l’Archivio a lui intitolato ha inaugurato ieri a...

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Mario Giacomelli (2025), l’Archivio a lui intitolato ha inaugurato ieri a...

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Mario Giacomelli (2025), l’Archivio a lui intitolato ha inaugurato ieri a Palazzo del Duca di Senigallia la mostra ‘La Camera Oscura di Giacomelli’, a cura di Katiuscia Biondi Giacomelli. E’ un grande omaggio alla figura di uno dei più importanti fotografi italiani del Novecento, che ha saputo trasformare la realtà in visioni straordinarie attraverso un linguaggio unico e profondamente personale. Fino al 6 aprile ci si potrà ‘tuffare’ nell’immaginario e nella tecnica di Giacomelli. Oggi (ore 17.30) si terrà una visita guidata speciale alla mostra, accompagnata dalle note del pianoforte eseguite da Davide Sgreccia. Il percorso espositivo (circa cento foto originali, tra vintage e stampe d’epoca, dagli anni ‘50 al 2000) si apre con l’installazione multimediale ‘Sotto la pelle del reale’, che riproduce il flusso creativo dell’artista.

I visitatori saranno guidati dalla sua stessa voce, tratta da un’intervista per Radio 3 Suite del 2000, mentre immagini in movimento e frammenti scritti di pensieri si alternano, evocando la sua visione profonda e poetica della fotografia come mezzo per esplorare la realtà e l’interiorità: qui, le immagini seguono gli stessi moti delle impennate verticali e le cadute nel vuoto con cui Giacomelli rincorreva l’Infinito e ne imitano la gestualità in camera oscura, all’ingranditore, con la carta sensibile tenuta obliqua per immergere il mondo nella vertigine. Fulcro della mostra è proprio la camera oscura, dove dava forma al suo immaginario. Esposti anche oggetti di scena, attrezzature originali, come la sua macchina Kobell, provini di stampa, appunti e interviste.