di Silvia Santini
In quella rete ci sono finite tante persone e oggi si apre un nuovo scenario per la vicenda di Prisca Carletti, ex promotrice finanziaria di Osimo radiata dall’albo, che avrebbe truffato circa 60 ignari risparmiatori. Oltre quattro i milioni di euro sottratti. In tanti le avevano affidato i risparmi di una vita per comprare immobili o per investirli nel progetto dei sogni dei propri figli. Quando hanno saputo che i loro soldi erano spariti si sono anche ammalati. All’attacco sono tornate le "Iene" che settimane fa l’avevano intercettata al centro commerciale Conero. Prima però la "Iena" della nota trasmissione televisiva Max Andreetta l’aveva beccata alla convention del mental coach Roberto Re per cui l’osimana è referente per Marche, Abruzzo e Umbria. Parte di tutti quei soldi sarebbero finiti proprio nelle casse di due società riconducibili a Re. Le telecamere l’avevano raggiunto ma, lui, sorpreso, aveva detto di non saperne niente.
"Nessuno di noi ha partecipato a quei corsi", dicono oggi i truffati, di nuovo con l’amaro in bocca. Tra loro anche don Domenico Sgalla, cui sono stati sottratti quasi due milione di euro, probabilmente la cifra più alta. E’ stato Re stesso poi a volerci vedere chiaro con i suoi contabili e, dopo alcuni momenti di tensione, è tornato sui suoi passi richiamando le telecamere. "Grazie, ci avete fatto scoprire cose che non potevamo sapere – ha detto -. Una ventina di persone in pratica hanno pagato corsi a loro insaputa per oltre 330mila euro. Da quello che appare, i loro soldi sono stati usati al posto di quelli versati da coloro che hanno partecipato effettivamente ai corsi. Chi ha fatto un corso se l’è pagato ma nel momento in cui ha versato, i soldi non sono arrivati a noi ma qualcuno ha messo al loro posto gli assegni prelevati dai conti correnti dei poveri malcapitati".
Prisca Carletti avrebbe raccolto le iscrizioni su cui prendeva una percentuale (quasi un 50 per cento, ecco qual era il suo interesse). Secondo l’ipotesi insomma avrebbe venduto i corsi incassando i soldi delle iscrizioni e poi, invece di usare quei soldi, avrebbe pagato i corsi stessi con i soldi delle vittime di cui era consulente finanziaria. In più si sarebbe presa anche una percentuale sulle vendite. Non solo, ci sarebbero casi in cui alcune persone hanno pagato i corsi di Roberto Re e risultano iscritte. A che pro? Prisca avrebbe iscritto e pagato i corsi ad alcune persone, a loro insaputa, per intascare le percentuali sulle vendite dei corsi stessi. Re si è detto pronto a rimborsarli. Per quanto riguarda le truffe, indagini finanziarie e l’attenta analisi della moltitudine di dati informatici e documentazione cartacea sequestrata ha portato alla luce l’utilizzo dello "schema Ponzi", per cui sono degli investitori iniziali a cui vengono promessi cospicui guadagni che in un primo momento vengono garantiti dalle somme versate da nuovi ignari clienti della promotrice, e così via per i successivi nuovi investitori, fino a quando lo schema finanziario collassa e si palesa la truffa. Quei milioni di euro sarebbero confluiti su decine di conti correnti dell’indagata, di società riconducibili alla stessa, e su "wallet", portafogli elettronici, creati su particolari piattaforme di network marketing. Il broker finanziario ha creato e gestito diversi account digitali registrati su network di vendita dove sono stati virtualmente generati voucher di spesa poi utilizzati per spese personali.