"Anche i rapporti tra Ancona e le altre città marchigiane sono difficili e più lo saranno se essa non sarà in grado di far sentire il proprio ruolo di città cardine, dove non solo i commerci ma ogni tipo di rapporto umano trovano l’incontro ideale di benessere delle popolazioni". Così nel febbraio del 2002 il prof. Pietro Zampetti scrisse in una lettera inviata al sindaco di Ancona per salutarlo nel momento che, ottantanovenne, lasciava la sua amata città per trasferirsi a Treviso. Questo sentimento che lo ha accompagnato tutta la vita è divenuto parte viva di chi è stato suo allievo, di chi gli è stato accanto come il prof. Rodolfo Bersaglia che in ogni conferenza che tiene sulla bellezza storico artistica di Ancona non rinuncia mai a dire che dobbiamo fare in modo che Ancona sia conosciuta per tutte le sue enormi potenzialità, per la sua storia millenaria, per i suoi beni culturali magnifici. Un mantra che si tramuta in un impegno costante rivolto in primis agli anconetani affinché siano consapevoli del patrimonio di cui dispongono. E Bersaglia usa ogni mezzo come il suo libro: "La scuola di Ancona e il Rinascimento Adriatico". Un’opera che ogni anconetano dovrebbe leggere almeno una volta perché capace di far comprendere in maniera accessibile a tutti un periodo splendido della storia anconetana dal XIV al XVI secolo. Un testo che, come scrive Francesco Scarabicchi nella prefazione, é "una selva di nomi, elementi, citazioni, testimonianze, voci, date, titoli, echi, riconduzioni, collegamenti, trame, bandoli, le varie, segrete, misteriose stanze del labirinto si illuminano, magari per poco e rivelano ciò che era sepolto o nascosto, semplicemente sottovalutato, dimenticato, sconosciuto, ignoto". Sicuramente sono proprio queste tre ultime parole le più significative per il volume di Bersaglia che nella sua immediatezza rende chiaro il ruolo di tutto rispetto occupato da Ancona nella pittura, nella scultura e nella architettura del Rinascimento che Zampetti coniò come Adriatico perché coinvolse entrambe le rive di questo nostro mare. L’opera di Bersaglia, Tecnostampa Loreto 2011, consta di IX capitoli in cui l’autore affronta ogni possibile elemento della "Scuola di Ancona", dei suoi pittori e dei grandi artisti che transitarono in una città che allora era di grande importanza sia culturale che politica. Il libro è ricco di immagini, confronti e ricostruzioni di un’Ancona anche scomparsa sotto le bombe dei conflitti o preda della superficialità umana.
Claudio Desideri