REDAZIONE ANCONA

La beffa dopo i danni, il Comitato:: "Prezzi allucinanti per pulire il fango"

Appello alle aziende del settore per stringere accordi su tariffe calmierate

Appello alle aziende del settore per stringere accordi su tariffe calmierate

Appello alle aziende del settore per stringere accordi su tariffe calmierate

Non bastano i danni, anche le beffe devono sopportare gli alluvionati. Vittime dell’evento calamitoso del 18-19 settembre, c’è chi ha perso anche la casa. Vivono dai figli, ospiti di parenti, nell’attesa di poter ripristinare almeno la zona letto e quella cottura. Le loro abitazioni sono state travolte dall’ondata di acqua e fango di quei giorni, dall’Aspio di Osimo e Camerano a Marcelli di Numana. "Stiamo raccogliendo continue lamentele, peraltro giustificate da parte dei nostri iscritti che ci segnalano preventivi allucinanti per pulire piazzali, cantine e garage dal fango, con punte addirittura fino a 30mila euro – lamenta Andrea Pesaresi, portavoce del Comitato alluvione Marche – È una cosa assurda che ci siano aziende o pseudo tali che si approfittino di questa situazione. Chiediamo a imprenditori del settore edilizio se vogliono stringere accordi con noi con prezzi calmierati non superiori al tariffario regionale. I nostri iscritti hanno bisogno di assistenza in tal senso, ce ne sono ancora molti che non sono riusciti a ripristinare le proprie case. Cerchiamo anche aziende di mobili, elettrodomestici e suppellettili per la casa che vogliono stringere accordi con noi con prezzi agevolati e finanziamenti a tasso zero".

Il Comitato sta facendo di tutto: "E’ indispensabile che questo governo e quelli futuri mettano a disposizione risorse per la messa in sicurezza dei territori. Con un emendamento al Governo, stiamo chiedendo 60 milioni di euro distribuiti in 10 anni per mettere in sicurezza tutto il territorio da Ancona nord a Porto Recanati. Abbiamo studiato da proporre una formula che impegna il governo per meno di 6 milioni di euro l’anno per 10 anni, una cifra più che sostenibile, considerato che potrebbe risolvere definitivamente tutti i problemi futuri". Tutti i parlamentari in occasione dell’incontro dell’11 ottobre si sono dimostrati disponibili a firmare questo emendamento. "Abbiamo sempre detto che il nostro è un comitato che dialoga, non contesta, che vuole costruire assieme alle istituzioni. Pretendiamo di non essere presi in giro, che sia costituito un tavolo nel quale siano presenti tutti gli attori, dalla regione al Consorzio di bonifica, dai Comuni all’Autorità di bacino fino all’Anas. Rappresentiamo più di duemila persone, numero in continua crescita, che hanno bisogno di risposte chiare".