REDAZIONE ANCONA

La battaglia degli universitari: "Pronti a piantare le nostre tende"

Anche gli anconetani parteciperanno alla manifestazione di protesta che si terrà domani a Roma

La battaglia degli universitari: "Pronti a piantare le nostre tende"

Sono pronti a piantare le tende anche ad Ancona gli studenti universitari che hanno aderito alla protesta nazionale per il caro studio. Il capoluogo è tra le 25 città pronte a mobilitarsi domani con l’Unione degli Universitari (Udu) per chiedere al Governo interventi urgenti riguardo gli alloggi universitari, il caro affitti, il corretto utilizzo dei fondi del Pnrr, le borse di studio, il caro libri e molto altro. "In generale il tema del diritto allo studio va affrontato subito – spiega il responsabile di Ud Gulliver Ancona, Gianluca Ferri – Anche nel capoluogo abbiamo non pochi problemi, in primis riguardo la carenza di alloggi pubblici negli studentati e la carenza di trasporti per gli universitari fuori sede".

"Vorrei un futuro qui" il nome dell’iniziativa che prevede varie azioni come tendate, presidi, flash mob, striscionate. Il lancio nazionale avverrà alle 10.30 a Roma, in Piazzale Aldo Moro, davanti all’Università Sapienza. Saranno presenti parlamentari dei gruppi di opposizione (PD, M5S e AVS) oltre a rappresentanti della Cgil Nazionale e di altre associazioni che hanno deciso di sostenere la battaglia dell’Udu. "Ad aprile abbiamo piantato le tende in venti città, eppure – spiegano gli studenti – non è servito a nulla. A settembre torniamo nelle aule universitarie, trovando una situazione peggiorata. Gli affitti sono aumentati, i libri costano di più. Ci sentiamo presi in giro".

Le città coinvolte nella mobilitazione saranno oltre ad Ancona, Benevento, Bologna, Cagliari, Ferrara, Forlì, L’Aquila, Lecce, Messina, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Roma, Sassari, Teramo, Trento, Torino, Trieste, Udine, Venezia e Viterbo. "Ad Ancona in particolare c’è una forte carenza di alloggi per i fuori sede – prosegue Ferri – tanto che molti sono costretti a spostarsi nei comuni limitrofi. Ma qui poi ci andiamo a scontrare con il nodo del trasporto pubblico visto che le corse sono poche in particolare nelle fasce orarie serali e notturne e nei week-end".

"L’obiettivo – prosegue lo studente – è avere una copertura del 100% delle richieste di posti letto negli studentati mentre al momento siamo solo al 60% che equivalgono a circa 400 posti, a fronte oltretutto di un aumento di iscritti alla Politecnica".

Ilaria Traditi