
Dopo quasi mezzo secolo di servizio Portonovo perde il rimessaggio della Torre. La struttura stagionale quest’anno non ci sarà e i clienti che erano soliti usufruirne sono rimasti senza un posto dove poter custodire canoe, kayak e gommoni. In questi giorni è un continuo via vai di persone che si presentano e vanno via perché in spiaggia non c’è più nulla. C’è chi vorrebbe lasciare la canoa o semplicemente prenderne una in affitto. Non si può fare. Un bel problema a stagione iniziata, non solo per i privati amanti del mare che tenevano la propria imbarcazione lì pronta ogni qual volta voleva prendere il largo e farsi un giro refrigerante in mare ma anche per i turisti che ne apprezzavano il servizio e andavano a Portonovo anche per quello. Andare in canoa e farsi un giro fino alla Due Sorelle, costeggiando la costa dalla baia fino a Sirolo, è diventato ormai un must dell’estate ma il giro sta diventando possibile ormai per pochi visto che al rimessaggio stanno venendo meno circa 200 posti dove custodire le imbarcazioni. A segnalare il problema è anche una guida del Parco del Conero che, tra le escursioni che effettua, c’è anche quella in kayak lungo la costa. "Quello della Torre è il rimessaggio con più imbarcazioni – spiega Ivonne Raffaeli – c’è dal 1978, un luogo dove per decenni si è potuto prendere in affitto canoe e gommoni e ad oggi ci sono più di 200 persone che non sanno più dove mettere la barca, compresa io. I rimessaggi attorno sono pieni e molto più piccoli. A me chiamano continuamente turisti per fare giri ma con la chiusura del rimessaggio sta diventando un problema. Ho provato a contattare il Comune per sapere se la concessione verrà data a qualcun altro o meno ma non sono riuscita a parlare con nessuno". Il rimessaggio della Torre è sempre stato gestito dai fratelli Boriani, Claudio e Massimo, finiti in causa con il Comune dopo che nel 2020 l’ente a messo in discussione il rinnovo della concessione. Il Comune aveva ordinato lo sgombero di una parte di area che sarebbe stata occupata abusivamente. Lì erano state trovate taniche di plastica gazebi, carrelli, scooter e canoe, sconfinando dalla concessione concessa. Ai gestori era stato dato un ultimatum, per lo sgombero, che non sarebbe stato rispettato. Questo avrebbe determinato la revoca della proroga della concessione sulla quale però i gestori l’hanno sempre spuntata, fino al 2021. Quest’anno è andata diversamente, il ricorso è stato perso. "C’è da capire – chiede la guida Raffaeli - se l’area verrà messa a bando, per garantirne una apertura o meno entro questa estate".
Marina Verdenelli