Jesina, trattative ferme: "Servono progetti seri"

Dopo la retrocessione, la Jesina cerca investitori seri per rilanciare il calcio locale. Proposte respinte dal presidente Chiariotti, che chiede serietà e trasparenza.

Jesina, trattative ferme: "Servono progetti seri"

Jesina, trattative ferme: "Servono progetti seri"

La Jesina? Come la sora Camilla… tutti "la vole", come si dice da queste parti, nessuno la piglia. I pretendenti, in verità, non mancherebbero, tutt’altro: nessuno però – attenzione - con le stimmate del conquistador tanto meno con le carte in regola, presidente Chiariotti dixit, per fare breccia nel cuore, e nelle carte contabili, della beneamata. Dopo la dolorosa retrocessione in Promozione in tanti hanno provato a intercedere con la proprietà per prendere in mano la patata bollente nel nobile intento di rilanciare il calcio jesino, il primo ad accogliere il grido di dolore l’ex sindaco (e calciatore) Massimo Bacci, seguito da Alessandro Cossu, tutti in rappresentanza di cordate e imprenditori non meglio identificati. L’ultimo approccio in ordine di tempo a parte di un anconetano Stefano Berti che riferisce in una nota "A distanza di circa dieci giorni dal proficuo incontro con l’assessore Animali, nonostante i susseguenti numerosi tentativi di contatti con il presidente Chiariotti rimasti vani, prendiamo atto della volontà di non ascoltare e confrontarsi sulla nostra proposta di progetto di rilancio del calcio jesino, proposte che potevano essere anche solo limitate alla collaborazione dell’allestimento di una squadra competitiva pronta a vincere il campionato di promozione, ringraziamo pertanto l’amministrazione comunale per l’attenzione a noi riservata augurandoci che la Jesina possa avere un futuro sportivo di successo invitandone i rappresentanti a una maggiore attenzione alle relazioni e alla costruzione di rapporti che in ambito calcistico sono fondamentali: restiamo a disposizione per chi abbia voglia e piacere di incontrarci". Da parte sua il presidente Chiariotti mantiene salde le posizioni da cui ripartire. "Mi sono sentito in passato con il sindaco e l’assessore allo sport, siamo tutti d’accordo sull’opportunità di prendere in considerazione proposte provenienti da soggetti seri e affidabili, con tanto di nomi e cognomi, prestanomi e intermediari solo un inutile perdita di tempo".

Gianni Angelucci