SARA FERRERI
Cronaca

Jesi, truffa e fabbricazione di documenti falsi: arrestato 55enne calabrese

Rintracciato in città dai poliziotti, dovrà scontare quasi 5 anni dopo la condanna di tre diversi tribunali per reati commessi tra il 2008 e il 2018

IN azione i poliziotti del commissariato jesino

IN azione i poliziotti del commissariato jesino

Jesi (Ancona), 7 ottobre 2024 – Truffa, ricettazione e fabbricazione di documenti falsi, condannato da tre diversi tribunali finisce in carcere a Montacuto dove resterà per quasi cinque anni. Nel pomeriggio di ieri, personale di polizia giudiziaria del commissariato, ha arrestato, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Reggio Calabria un calabrese di 55 anni. L’uomo, condannato definitivamente dai tribunali ordinari di Rimini, Como, Reggio Calabria per reati di truffa, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, commessi tra il 2008 e il 2018, dovrà scontare una pena residua cumulativa di quattro anni e dieci mesi di reclusione e pagare una multa di 3.380 euro. Il cinquantacinquenne, rintracciato sul territorio e portato in commissariato, dopo gli adempimenti di legge, è stato accompagnato dai poliziotti nell’istituto di detenzione di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Due giorni prima, al termine dell’attività investigativa, le Volanti del commissariato hanno invece denunciato a piede libero un marocchino 46enne per violazione reiterata dell’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale. Nel corso di servizi di prevenzione generale, finalizzati anche alla verifica della regolarità della posizione di cittadini extracomunitari sul territorio nazionale, personale delle volanti ha effettuato il controllo in via Marco Polo di un cittadino di presunta nazionalità marocchina senza fissa dimora. Dagli accertamenti portati avanti tempestivamente dai poliziotti è emerso come l’uomo non fosse in regola col soggiorno e, destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal prefetto di Pistoia. Non aveva però ottemperato all’ordine di lasciare il territorio italiano entro sette giorni, adottato dal questore di Pistoia a maggio dello scorso anno. Pertanto i poliziotti, dopo gli accertamenti di rito lo hanno denunciato per la violazione reiterata dell’ordine ed alla notifica del nuovo ordine adottato dal questore di Ancona di allontanarsi dal territorio nazionale entro sette giorni. I controlli del territorio effettuati dal personale del commissariato jesino, diretto dal vicequestore Paolo Arena proseguiranno incessanti anche nei prossimi giorni, in chiave preventiva di ogni reato e per garantire una maggiore sicurezza del territorio. Specie ma non solo nelle aree più sensibili della città.