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Jesi, sfrattato si barrica in casa e ferisce due poliziotti: arrestato

E' avvenuto ieri in via Mura Occidentale dove sono intervenuti anche i vigili del fuoco per consentire l'ingresso nell'appartamento dove l'uomo viveva senza le utenze.

In azione la polizia

Jesi (Ancona), 13 ottobre 2023 – Si oppone allo sfratto, minaccia di morte i poliziotti e ne ferisce due: arrestato giovane nigeriano. Ieri alle 10,30 al numero unico di emergenza 112 è arrivata richiesta da parte del funzionario Unep della Corte di Appello di Ancona che riferiva che stava eseguendo uno sfratto ad un cittadino nigeriano, ma lo stesso si rifiutava di lasciare l’abitazione e si era barricato all’interno. Sul posto è sopraggiunto il personale del commissariato di Jesi, diretto dal vicequestore Paolo Arena. Gli agenti hanno tentato di convincere l’uomo che si rifiutava di aprire la porta blindata di ingresso all’appartamento al piano primo di un condominio di Mura Occidentali . Il nigeriano nonostante le continue trattative degli agenti rimaneva fermo sulle proprie posizioni dichiarando che si rifiutava di lasciare l’abitazione. Stante la situazione e, dopo aver costatato che i contatori che forniscono luce e gas all’appartamento erano chiusi in quanto sigillati per morosità dalla società che fornisce l’energia, gli operatori richiedevano l’intervento di un equipaggio dei vigili del fuoco.

Dopo aver verificato l’impossibilità di aprire dall’esterno il portone blindato dell’appartamento e visto che lo straniero, si mostrava sempre più nervoso, gridando parole sconnesse, e sottolineando la sua volontà di non lasciare l’abitazione i poliziotti hanno deciso di accedere allo stabile attraverso una porta/finestra posta sulla parte retrostante della casa. Un poliziotto, utilizzando una scala dei vigili del fuoco è salito fino alla porta finestra riuscendo ad entrare. Forse allertato dal rumore fatto dall’agente operante il giovane si è chiuso nella camera da letto, gridando: “Via, ammazzo tutti”. Il poliziotto, è riuscito a sbloccare il sistema di chiusura della porta di ingresso permettendo l’accesso del collega. I due agenti, in servizio in abiti borghesi, si sono qualificati declinando nome, grado e mostrando il tesserino di riconoscimento ed accedendo alla camera da letto dove si trovava il nigeriano, il quale continuava a gridare l’intenzione di ‘uccidere tutti’.

Ad un certo punto l’uomo si è avventato contro un poliziotto, che è caduto rovinosamente a terra. Gli agenti, usando la forza minima, sono riusciti a contenere l’irruenza dell’uomo che si dimenava in modo ossessivo tentano di colpire gli operatori e sottrarsi al controllo degli stessi. Poco dopo sono sopraggiunti altri poliziotti a supporto. L’uomo ha continuato nel comportamento aggressivo e si è scagliato contro un altro agente che a causa del colpo si è accasciato. Una volta contenuta l’aggressività dello sfrattato, questi è stato dichiarato in arresto e accompagnato in commissariato per le procedure del caso.