SARA FERRERI
Cronaca

Jesi, insulti, botte e poi stalking alla ex: braccialetto elettronico per un 34enne

I poliziotti hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti del giovane indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia

In azione la polizia

In azione la polizia

Jesi (Ancona), 2 settembre 2024 – Offese, aggressioni e botte alla sua ex e poi continui messaggi persecutorii: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per un 34enne. La scorsa settimana al termine dell’attività investigativa del personale di polizia giudiziaria del commissariato alla guida del vice questore Paolo Arena, coordinata dalla Procura è stata data esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti del giovane indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia L’indagine è scattata a metà agosto quando il commissariato ha ricevuto la denuncia della vittima. Dopo una convivenza iniziata a settembre scorso con quel ragazzo , la donna ha deciso di troncare la propria relazione per le condotte aggressive di lui sfociate in due distinte occasioni, a novembre 2023 e ad agosto scorso, in percosse, che le lasciavano evidenti lividi, e parole offensive. A seguito dei fatti il questore di Ancona ha adottato un provvedimento di ammonimento ma a distanza di pochi giorni, il giovane ha iniziato a tempestare la donna di messaggi e chiamate sull’utenza fissa del posto di lavoro, arrecando molestia a lei e ai colleghi. Dall’analisi del contenuto dei messaggi, si evinceva come il giovane non avesse accettato serenamente la fine della relazione sentimentale e chiedesse insistentemente alla sua ex di ritornare insieme, perché aveva morboso bisogno di lei. Gli accertamenti investigativi espletati dal personale di polizia giudiziaria del commissariato, hanno riscontrato i fatti e l’inquietudine dell’uomo che si ostinava a contattarla e vessarla anche dopo la notifica dell’ammonimento del Questore. A seguito dell’informativa di reato il gip, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, ha adottato la misura cautelare del divieto avvicinamento alla persona offesa, con la prescrizione di permanere a una distanza di almeno 500 metri e il divieto assoluto di comunicazione con la stessa, nonché con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il dirigente del commissariato, sollecita le vittime di reati in tema di violenza domestica a confidarsi denunciando i fatti, ponendo così fine alle vessazioni fisiche e psicologiche tenute nascoste per troppo tempo dietro le mura domestiche: “C’è una possibilità di scelta, c’è un’alternativa e consiste nel riporre piena fiducia nell’operato tempestivo e risolutivo della Polizia di Stato in piena condivisione con la Procura, recuperando quell’autostima andata perduta nel tempo.”