Jesi (Ancona), 13 dicembre 2021 – “L’azienda ha dichiarato che lo stabilimento chiuderà nel primo triennio del prossimo anno e che si impegnerà a trovare un compratore. Ma la procedura di mobilità è stata aperta, una tagliola che scadrà il 23-24 febbraio. L’unica soluzione è ritirarla”. Diego Capomagi (Rsu Fiom Cgil) lo grida davanti ai cancelli della Caterpillar, multinazionale americana che produce cilindri idraulici la quale venerdì ha annunciato la chiusura di uno stabilimento che fino a qualche ora fa ricorreva a straordinari e tripli turni. Da stamattina i lavoratori Caterpillar e sindacati sono riuniti in sciopero e in presidio davanti allo stabilimento di via Roncaglia. La produzione è ferma. Nel comitato aziendale europeo la proprietà ha annunciato, secondo quanto riferiscono i sindacati, la dismissione del sito di Jesi aggiungendo l’intenzione di trovare un compratore per il sito di Jesi. “Da venerdì mattina quando i nostri occhi si sono incrociati – ha aggiunto emozionato Capomagi - vedo solo sguardi sgomenti e increduli. Trasformiamo questi sentimenti in lotta. Difendiamo 90 anni di storia. Quando lo stabilimento ha attraversato una crisi è stato tenuto aperto con la lotta e ora saremo noi a tenerlo aperto”. Il richiamo è alle lotte con le quali, quasi cinquan’tanni fa la città riuscì a dare un futuro alla storia industriale della Sima, la fabbrica acquisita dalla multinazionale americana nel 1996. Davanti ai cancelli è approdato l’assessore regionale Stefano Aguzzi per ascoltare da lavoratori e sindacati cosa sia accaduto e capire come intervenire. In tarda mattinata oggi l’incontro in Regione tra il presidente Francesco Acquaroli. “La questione – ha detto l’assessore Aguzzi davanti ai cancelli - va affrontata su un tavolo nazionale, il presidente Acquaroli si è già rivolto per lettera al Mise. La prima cosa deve essere l’unità di intenti fra tutti, su come muoverci ragioneremo insieme a voi lavoratori e d’accordo con voi. Dal sindaco Massimo Bacci, che sarebbe stato oggi con me se non fosse stato per un contatto diretto nei giorni scorsi con un positivo al Covid che lo tiene in isolamento a casa, ho ricevuto un riferimento per contattare un responsabile aziendale. Ma prima di rivolgermi alla proprietà voglio capire bene quale sia la situazione qui, parlandone con dipendenti e sindacati. La situazione è deplorevole e difficile, spero non drammatica ma va affrontata, non possiamo perdere altri posti di lavoro”. La mobilitazione proseguirà nei prossimi giorni con un rientro graduale in fabbrica “perché dovete portare a casa uno stipendio” ha detto Tiziano Beldomenico (Fiom regionale). Al presidio fra gli altri la consigliera e ex assessora regionale Manuela Bora (Pd) ei senatori Cinque Stelle Mauro Coltorti e Sergio Romagnoli, il segretario Pd Stefano Bornigia (Pd), il consigliere comunale Samuele Animali. Fra i lavoratori telecamera alla mano anche Andrea “Zoro” Bianchi, volto noto di Propaganda Live di La7.
CronacaJesi, gli operai Cat: "Stabilimento in vendita. Prima si blocchino i licenziamenti"