REDAZIONE ANCONA

Caterpillar Jesi chiude: 270 lavoratori licenziati. Assalito direttore dello stabilimento

I dipendenti lasciano immediatamente lo stabilimento per protesta: momenti ad alta tensione quando il dirigente ha cercato di spiegare la decisione

Il nuovo direttore Chatain spiega la decisione agli operai prima di essere cacciato

Il nuovo direttore Chatain spiega la decisione agli operai prima di essere cacciato

Jesi (Ancona), 10 dicembre 2021 – Una doccia gelata: annunciata stamattina in Confindustria dal nuovo direttore dello stabilimento Caterpillar di Jesi la chiusura del sito produttivo dove lavorano 200 dipendenti fissi e 70 stagionali. La Fiom ha contestato la decisione e lasciato immediatamente il tavolo manifestando tutto il proprio disappunto e pochi minuti dopo le tute blu hanno bloccato la produzione uscendo fuori dallo stabilimento tra lo sconcerto e l’indignazione.

Caterpillar è presente a Jesi da circa 25 anni e sette anni fa ha ampliato lo stabilimento produttivo. Nell’ultimo periodo ricorreva anche agli straordinari e la produzione era elevata anche se un po' frenata dalla scarsità di materie prime, acciaio in particolare.

Caterpillar Jesi, il capo: "Sono dispiaciuto, so che è difficile"

(foto Ferreri)
(foto Ferreri)

L’azienda produce cilindri per macchine di movimentazione terra e proprio ieri in occasione della presentazione della semestrale si sarebbe dovuto parlare di assunzione a tempo indeterminato di una parte degli interinali e, invece, nuovo direttore dello stabilimento  Jean Mathieu Chatain, poco dopo l’avvio della mobilitazione, ha raggiunto i cancelli dello stabilimento dove si erano radunati un centinaio di lavoratori, praticamente tutti quelli del turno, megafono alla mano dicendosi dispiaciuto della notizia da dare.

Poche parole per spiegare la decisione motivata con ragioni di mercato e costo dei cilindri ed è stato subissato di insulti e attacchi da parte dei sindacalisti e dei lavoratori. E’ stato costretto alla fuga con i lavoratori che hanno tirato pugni e un sasso sulla sua auto e poi rincorso le guardie del corpo che se ne stavano andando a piedi in direzione della superstrada. Un operaio che stava raggiungendo le due guardie del corpo a piedi è stato bloccato dalla polizia e dai suoi colleghi. Annunciate iniziative di mobilitazione con presidio permanente davanti ai cancelli.

La notizia molto preoccupante è arrvata il giorno dopo la risoluzione della crisi Elica: dopo mesi si trattative si è riusciti a scongiurare i licenziamenti di massa.