SARA FERRERI
Cronaca

Jesi, compra una piscina idromassaggio in rete ma era una truffa

La vittima ha perso 300 euro e si è rivolta al commissariato. La polizia ha avviato le indagini al termine delle quali ha denunciato un 32enne di Foligno già noto per reati analoghi

In azione la polizia

In azione la polizia

Jesi (Ancona), 20 settembre 2023 – Compra una piscina idromassaggio a un prezzo affare sul web ma finisce nella rete delle truffe. Il commissariato arriva al responsabile, già noto e lo denuncia. La vittima, jesina, lo scorso mese si è presentata in commissariato riferendo di aver notato sul sito Subito.it un annuncio di vendita di una piscina idromassaggio al prezzo di 300 euro. Trovandolo interessante ha subito contattato il venditore, tramite messaggistica del sito, manifestando la volontà di acquisto. Quest’ultimo ha comunicato i dati Iban finalizzati al bonifico di 300 euro effettuato dal compratore di lì a breve. Subito dopo la vittima ha ricevuto dal venditore un codice di tracciamento dell’oggetto, codice che però una volta inserito nel sito non faceva riferimento ad alcuna spedizione. Il falso venditore, dapprima ha iniziato ad accampare delle scuse pretestuose per poi non rispondere più ai messaggi della vittima. Gli accertamenti effettuati velocemente dagli agenti di polizia sull’iban nel quale era stata accreditata la somma, consentivano di risalire alla carta Postepay evolution alla quale era associato, intestata ad un 32enne di Foligno con numerosi precedenti specifici per truffa. Da qui la denuncia alla procura di Perugia. La lotta alle truffe, è parte di una precisa azione strategica investigativa portata avanti dal commissariato di Jesi secondo le direttive del neo dirigente vice questore Paolo Arena. Si tratta infatti di reati in continua crescita, i quali mirano a carpire la fiducia delle persone inducendole con l’inganno e la persuasione, in errore da malfattori che vogliono conseguire lauti guadagni. La Polizia di Stato invita i cittadini a prestare la massima attenzione quando si è in rete per non cadere in trappola: evitando di fornire dati personali, password, altre informazioni, di dire la parola sì, evitando altresì di cliccare su link sconosciuti, di aprire mail e scaricare allegati. In caso di richieste di denaro dalla banca o ufficio postale, la raccomandazione è di contattare subito le proprie filiali per avere delucidazioni.