Caccia ai furbetti: investe i suoi risparmi in diamanti, truffato dal vicino finto broker

Il 67enne si era fidato di quello che si era presentato come promotore finanziario affidandogli 10mila euro. Quando ha chiesto indietro una parte della somma ha capito di essere stato raggirato e l’ha denunciato

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Quando la vittima ha chiesto indietro una parte dei 10mila euro investiti, ha capito di essere stato raggirato e ha denunciato il finto broker

Ancona, 2 agosto 2024 – Raggirato dal vicino di casa che si era presentato come promotore finanziario. Vittima un 67enne di Ancona, pensionato, che ha affidato i suoi risparmi, 10mila euro, al presunto broker, un anconetano di 54 anni. Dopo la denuncia della vittima, sulla vicenda si sono aperte due inchieste, una alla Procura siciliana di Barcellona Pozzo di Gotto, l’altra ad Ancona con la pm Valeria Cigliola.

A pochi mesi dall’investimento, il risparmiatore aveva chiesto di riavere indietro una parte della somma per affrontare delle spese familiari ma il denaro tardava ad essere restituito. Da lì a poco il 67enne ha capito che l’investimento non c’era mai stato e si è rivolto ad un legale, l’avvocato Gesi Dignani del foro di Ancona, che ha scoperto che il broker non risultava nell’elenco dei consulenti finanziari. Così ha sporto denuncia prima contro le fittizie società di investimento, che avrebbero a capo tre siciliani di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), e contro il vicino di casa del suo assistito.

Nel filone d’inchiesta aperto in Sicilia, è stato chiesto il rinvio a giudizio per i tre siciliani, un 44enne, un 59enne e un 69enne, accusati di associazione a delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario in concorso, con l’aggravante della transnazionalità. La prima udienza collegiale per sentire i testimoni è fissata per il 16 gennaio del 2025, al tribunale siciliano. Il pensionato si è costituito parte civile rappresentato dagli avvocati Dignani e Giovanni Piergentili. La seconda inchiesta, aperta ad Ancona, non è invece ancora stata chiusa.

Secondo la Procura siciliana, due dei tre imputati si occupavano dell’attività di procacciamento dei clienti, avvalendosi di intermediari, con i quali stipulavano specifici accordi negoziali, usufruendo dell’ufficio di rappresentanza di Barcellona Pozzo di Gotto di cui disponevano; il terzo imputato avrebbe fatto da referente nella gestione delle società di diritto inglese, costituite al fine di gestire il capitale acquisito da impiegare nell’acquisto di strumenti di investimento finanziari tramite apposite piattaforme di trading on line, un’accusa aggravata dalla trasnazionalità.

Il presunto broker anconetano si era presentato al 67enne come promotore di una società inglese. Guadagnata la sua fiducia era riuscito a conoscere diversi dettagli della sua vita come il fatto che era andato in pensione e aveva risparmi depositati alle Poste che voleva far fruttare perché le sue condizioni di salute non erano e non sono tutt’ora ottimali.

Così lo aveva convinto, a settembre del 2021, ad investire i 10mila euro in un’associazione in partecipazione, garantendogli tutti gli anni degli utili. Con due bonifici il risparmiatore, gli aveva affidato il denaro senza però vedere mai un euro di guadagno. A gennaio del 2022, il 67enne aveva chiesto inutilmente la restituzione di parte del denaro. All’inizio ha atteso poi si è rivolto agli avvocati, a febbraio del 2023, e ha sporto denuncia.

Le società in cui il presunto broker ha indirizzato il suo denaro era specializzata in diamanti e grano. “C’è un modo – informa l’avvocatessa Dignani – per capire se chi si presenta come broker lo sia veramente. Basta collegarsi al portale Ocf, l’organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari, dove c’è l’elenco dei consulenti finanziari”.