Ancona, 16 novembre 2023 – "Pubblicare quel post sui sindacati è stato inopportuno da parte dell’avvocato Dotti. Faccia tesoro di questo inciampo e adesso dimostri la sua indiscutibile professionalità". Il sindaco Silvetti ieri mattina ha convocato Andrea Dotti, neopresidente (nominato venerdì scorso) del Cd’A di VivaServizi e con lui ha avuto un lungo colloquio. Oggetto della chiacchierata lo scivolone via social da parte di Dotti che in un post pubblicato lunedì sera aveva ironizzato sui sindacati e sullo sciopero generale di domani, mettendo anche due hashtag diffamatori parlando di "pagliacci e buffoni".
Dotti e Silvetti sono colleghi, si conoscono da tempo ed è chiaro che il fatto abbia suscitato sorpresa nel primo cittadino: "Ripeto, è stato un comportamento inopportuno alla luce del ruolo che l’avvocato Dotti ricopre da qualche giorno – ha detto ieri Silvetti al Carlino – e ribadisco che adesso tocca a lui dimostrare di essere quell’ottimo professionista che noi tutti conosciamo. Si cali in quel ruolo e mi confermi che la scelta che i soci hanno fatto scegliendo lui è stata giusta. Sono convinto che d’ora in avanti il presidente di VivaServizi instaurerà un ottimo e proficuo rapporto con la realtà sindacale in generale e all’interno dell’azienda stessa. Toglierlo dal suo incarico? Nessuno dei soci ci ha mai pensato". Lo stesso Silvetti ha parlato ieri e sentirà nei prossimi giorni tutti i rappresentanti sindacali del territorio.
Dotti ieri al Carlino aveva rilasciato un’accorata intervista in cui si diceva pentito di quelle parole e chiedeva scusa ai sindacati. Incontrando il sindaco ieri avrebbe anche detto di essere pronto, se necessario, a formalizzare le sue dimissioni, ma non ce n’è stato bisogno. Intanto, come primo atto volontario, sempre ieri Andrea Dotti ha chiuso il suo account social, per adesso in maniera temporanea poi si vedrà. Il suo ruolo di presidente del Consiglio d’Amministrazione di VivaServizi è salvo e con esso anche tutte le prerogative, il lavoro e lo stipendio che proprio venerdì l’assemblea dei soci, oltre a nominare Dotti (subentrato a Chiara Sciascia), ha confermato di aver mantenuto a 28mila euro lordi all’anno. Una decisione, quella sul compenso degli organi in carica, stabilita nelle precedenti delibere che oltre allo stipendio prevede anche i rimborsi chilometrici per le eventuali missioni fuori sede. Per ora, dunque, il caso Dotti sembra rientrato, anche se gli effetti del ‘cartellino giallo’ nei suoi confronti resta.