"Torneremo a sollecitare l’Anas e, a questo punto, anche il Ministero dell’Ambiente perché l’amministrazione Signorini reputa non più procrastinabile l’intervento di risanamento acustico per Castelferretti e il suo abitato e, in particolare, quello relativo al tratto di Strada Statale 76 che costeggia la scuola per l’infanzia L’Aquilone".
Lo garantisce il vicesindaco e assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi, confermando un pieno sostegno del Comune alla "battaglia" dei 31 residenti della frazione che ieri, sulle colonne del Carlino, hanno chiesto a gran voce di attuare il piano di abbattimento del rumore. D’altronde c’era già stata convergenza bipartisan, quando il Consiglio si espresse compatto in merito alla realizzazione di barriere e asfalto fonoassorbente nei pressi della Ss76.
Era il 18 dicembre 2020: l’assise civica approvò all’unanimità la mozione presentata dall’allora capogruppo di Cittadini in Comune, Loris Calcina (opposizione) che impegnava il sindaco Stefania Signorini "a farsi interprete nei confronti della direzione di Anas per l’esigenza, nell’ambito del Piano di contenimento ed abbattimento del rumore, della realizzazione di una barriera protettiva fonoassorbente e di ogni altro intervento tecnologico utile al contenimento acustico nel tratto della Strada Statale 76, prospiciente la scuola materna di Castelferretti e dello stesso abitato residenziale".
Contatti ce ne furono, tuttavia quegli interventi non sono mai partiti. Di qui le proteste dei castelfrettesi.
Da quanto si apprende, nel 2013 Anas presentò al Ministero dell’Ambiente un proprio Piano di risanamento acustico (ben diverso da quello del Comune redatto nel 2008, ndr) in cui venivano individuati i ricettori sensibili (le scuole L’Aquilone e Mauri Sartini) e illustrati i possibili interventi, quali quelli sugli immobili scolastici stessi (insonorizzazione, nuovi infissi).
Il Comune volle di più, insistendo sulla necessità di realizzare barriere protettive e asfalti fonoassorbenti.
Dopo i vari passaggi consiliari, nel marzo 2021 l’amministrazione Signorini è tornata a chiedere conto all’Anas: "Allo stato attuale, il Piano Anas, redatto nel 2013, non è ancora stato formalmente approvato e si attende, nel breve periodo, di conoscere le conclusioni raggiunte dal Ministero della Transizione Ecologica", spiegava Anas in risposta al sindaco, annunciando una nuova richiesta al Ministero.
Ad oggi sono trascorsi altri due anni e mezzo. E di lavori non se ne parla.
"Chiederemo risposte urgenti, nell’interesse dei cittadini di Castelferretti", conclude Barchiesi.
Giacomo Giampieri