GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Inferno alla Baraccola. Scoppi, boati e fiamme: rogo all’azienda di rifiuti: "Scappa, non si respira"

Distrutti due capannoni, evacuate le tre famiglie che vivono lì vicino "Si è propagato in un attimo e abbiamo allertato subito i soccorsi". Oltre sessanta i vigili del fuoco in azione nella zona del Centro Mirum.

Inferno alla Baraccola. Scoppi, boati e fiamme: rogo all’azienda di rifiuti: "Scappa, non si respira"

Inferno alla Baraccola. Scoppi, boati e fiamme: rogo all’azienda di rifiuti: "Scappa, non si respira"

Un calore anomalo, ad aggravare la pesantezza della cappa notturna in cui era avvolta la città. Poi quell’aria umidiccia, appiccicosa, che improvvisamente si fa rovente. Scoppi, boati, fuoco: avvisaglie dell’inferno. "Mio figlio è uscito in terrazzo per parlare al telefono e ha iniziato ad urlare. Tremava. Mi ha detto: ‘Chiama i vigili’". Inizia così il ricordo di una donna che vive nella palazzina adiacente la Ds Smith Recycling, l’azienda di servizi integrati per la gestione e il riciclo di rifiuti di via Caduti del Lavoro, divorata dalle fiamme nella tarda notte tra mercoledì e giovedì. L’edificio privato in cui risiede la signora non sarebbe stato raggiunto dall’incendio. "Erano circa le 23 – prosegue –. Il rogo era ancora piccolo quando ci siamo accorti. Ma capendo la situazione siamo corsi ad avvisare i vicini e siamo scappati. In un attimo si è propagato e mentre fuggivamo dalle scale di casa sentivamo un grande caldo".

Tutti fuori, per fortuna. A fine serata saranno cinque gli evacuati, in via precauzionale, per tre famiglie totali. Nessun bambino tra loro, nessun intossicato o ferito. Alla domanda del Carlino se la donna abbia avuto paura, forse ancora scossa dall’accaduto, risponde senza esitazioni: "In quel momento ho cercato di salvare i miei cane e gatto. Ci siamo riusciti. Dove trascorreremo le prossime ore? Non ci abbiamo pensato. Ma sono sicura che questi ragazzi, che sono molto gentili, si prenderanno cura di noi".

Quei ragazzi sono i vigili del fuoco, oltre sessanta in campo dalle 23 all’alba, arrivati dal Comando di Ancona, col supporto dei colleghi di Osimo e Macerata, prima dei cambi turno di ieri mattina. A coordinare le operazioni per cinturare l’area, i vicequestori e la Polizia di Stato. È stato infatti necessario allontanare dai pericoli i tanti curiosi che si erano avvicinati al Centro Mirum. Una decisione urgente e azzeccata per mettere in sicurezza le persone, considerato che dalla Ds Smith Recycling sono schizzati via alcuni pezzi incandescenti, conseguenza delle esplosioni avvertite da diversi testimoni.

A bruciare, in prevalenza, carta, cartone, imballaggi di plastica e, dalle prime ricostruzioni, anche due camion a disposizione dell’azienda (uno più datato, l’altro revisionato – ironia della sorte – ad inizio settimana, ndr). A quel punto le fiamme fuori controllo, che hanno determinato anche un fumo nerissimo visibile a chilometri di distanza, hanno inghiottito le strutture, coperture comprese. Non un solo capannone distrutto, ma almeno due: quello dell’area lavorazione dei rifiuti, nonché quello dedicato allo stoccaggio che fungerebbe pure da deposito di AnconAmbiente. Ne resta, a quanto emerge, un terzo da raggiungere, ma le condizioni proibitive di intervento non lo hanno permesso in prima battuta.

Grazie al prodigioso intervento dei pompieri, le fiamme non hanno raggiunto altri edifici e sono state circoscritte intorno alle 2. Dunque spente, viste le proporzioni dell’incendio, all’indomani. Sul posto, in una Baraccola insolitamente popolata in orario notturno, decine di agenti della Polizia locale, per "chiudere" le strade nel rettangolo della zona rossa, e i funzionari della Protezione civile, giunti assieme al vicesindaco Giovanni Zinni e ai dirigenti del Comune. Presenti anche i professionisti dell’Ast e dell’Arpam per i primi rilievi.