MARINA VERDENELLI
Cronaca

Incubo in azienda, avances e molestie hot alla giovane collega: 56enne a processo

E’ successo in una multinazionale che ha sede a Senigallia: caso in tribunale. La vita della 22enne era diventata impossibile: scortata per andare in bagno

Manifestazione contro la violenza sulle donne (foto d'archivio)

Manifestazione contro la violenza sulle donne (foto d'archivio)

Ancona, 28 maggio 2024 – Rovescia il cocktail addosso alla collega poi in bagno tenta l’approccio sessuale: “Mi piacciono le donne bagnate”. E’ stato solo l’inizio di una serie di molestie che hanno visto vittima una 22enne, assunta da meno di un anno in una multinazionale con sede a Senigallia. La giovane impiegata sarebbe diventata il pallino fisso di un dipendete dell’azienda, con mansione di centralinista e addetto all’accoglienza, al punto di tentare di baciarla con la forza e abbracciarla contro la sua volontà. Intimorita dell’atteggiamento assunto la 22enne ha sporto denuncia indicando anche dei testimoni che sarebbero stati presenti alle continue avances spinte subite dalla giovane. Con l’accusa di tentata violenza sessuale e molestie continuate il centralinista, 56 anni, di Trecastelli, è stato rinviato ieri a giudizio dalla giudice Francesca De Palma. L’uomo, difeso dall’avvocato Nicola Peverelli, affronterà il processo davanti al collegio penale. Il dibattimento si aprirà il prossimo 10 ottobre.

La vittima, parte civile con l’avvocato Domenico Liso, ha sporto denuncia a marzo del 2023. Il primo episodio in cui il collega, molto più grande di lei, l’ha avvicinata risale alla cena aziendale di Natale, fatta a metà dicembre del 2022 alla Rotonda di Senigallia. Stando alle accuse la giovane stava ballando quando l’imputato le avrebbe rovesciato addosso il cocktail che teneva in mano. L’uomo sarebbe stato visibilmente ubriaco. La giovane è corsa in bagno per asciugarsi come meglio poteva e poi è tornata a ballare.

Poco dopo però il 56enne sarebbe tornato da lei per rovesciarle sulla testa una bottiglia di acqua. La 22enne si è innervosita e una collega, vista la situazione, l’ha accompagnata di nuovo in bagno dove l’ha lasciata a ricomporsi. Mentre si sistemava sarebbe entrato il centralinista che l’avrebbe tirata a sé avvicinando la sua bocca a quella della ragazza, abbracciandola con forza. La 22enne è riuscita a divincolarsi spostando il viso ed evitando così il bacio in bocca che non voleva. Un altro collega, di passaggio vicino ai bagni, l’ha vista in difficoltà e l’ha aiutata a respingere il 56enne.

Spaventata la giovane ha lasciato la festa aziendale chiedendo alla sorella, anche lei alla Rotonda quella sera perché lavora nella stessa multinazionale, di portarla a casa. Pensava fosse finita lì e che rientrando al lavoro le cose sarebbero andate normalmente. Invece il centralinista avrebbe continuato ad importunarla rivolgendosi a lei con malizia con frasi quali “ciao bella, ciao tesoro, vieni al sole che si sta caldi” e ritrovandoselo sempre vicino, pronto ad importunarla di nuovo nonostante i suoi no. Così sarebbe andato avanti per tutto febbraio.

Alla fine del mese la multinazionale è stata con i dipendenti a Roma per una convention e in quella occasione il 56enne avrebbe continuato la sua condotta pesante. Per muoversi o andare in bagno la 22enne doveva essere sempre scortata da qualcuno per paura che il centralinista provasse altri approcci fisici non desiderati. L’imputato ha sempre respinto le accuse e dimostrerà la sua innocenza nel corso del processo.