"Ricorda Arnaldo, la parola data va sempre rispettata. Ci vuole correttezza. Non dimenticherò mai il suo insegnamento, i suoi consigli". Arnaldo Ippoliti, consigliere comunale anconetano e soprattutto grande amico di famiglia, ricorda la figura di Arnaldo Forlani, noto politico pesarese della Prima Repubblica morto l’altro ieri a Roma all’età di 97 anni. Il padre del consigliere dorico, Michele Ippoliti, era un grande amico di Forlani e il nome dato al figlio non è assolutamente casuale: "Forlani è stato il mio padrino e il nome scelto da mio padre lo devo proprio a lui. Mi chiamava ‘Arnaldino’ e alla fine tutti i chiamavano così quando ero piccolo _ ricorda al Carlino Arnaldo Ippoliti _. Non lo dimenticherò mai, le nostre vacanze insieme, estive e invernali. Era uno di famiglia, una guida professionale unica, con dei principi unici, sempre disponibile. Parlava con tutti, poteva trovarsi davanti un perfetto sconosciuto oppure Agnelli o Berlusconi, per Forlani non cambiava nulla. Era stato mediano da calciatore ed era sempre pronto a risolvere le questioni da ‘pompiere’, prediligendo l’idea di squadra. Tratti incredibili di una persona unica". Forlani è nato nel pesarese, ma Ancona è stata sempre importante per lui, al di là della sua passione per lo stoccafisso all’anconetana: "Ancona era centrale per lui, sia sotto il profilo politico, visto che parliamo del capoluogo di regione, sia sotto quello affettivo. Quando poteva scendeva e andava a Portonovo, un posto che amava molto e poi veniva spesso a casa nostra, tra il Pinocchio e Candia, dove organizzavamo grandi cene e incontri. Mani Pulite? È stata una pagina molto dolorosa per lui. Per tanti anni non ha più voluto rilasciare interviste e discorsi. L’ultimo lo ha voluto fare al funerale di mio padre, nel giugno del 2013".
CronacaIn Memoriam, Arnaldo Forlani, un grande amico ricordato da Arnaldo Ippoliti