Illeso, miracolosamente. Sotto choc, per l’accaduto. E con le mani sul volto, per la disperazione. È stato visto così da alcuni passanti, ieri mattina, il 61enne e conducente alla guida della Bmw, dopo la carambola mortale in cui hanno perso la vita i coniugi Lucia Manfredi e Diego Duca. La stessa carambola in cui è stata centrata in pieno una colonnina del metano, prima della conseguente e incontrollata fuoriuscita di gas, stroncata dall’intervento dei vigili del fuoco.
L’uomo si trovava lungo via Esino, poco più a valle rispetto all’intersezione con via Aso, quando è stato soccorso dal personale della Croce Gialla di Ancona per poi essere trasportato nel limitrofo ospedale regionale di Torrette, dov’è stato sottoposto agli accertamenti del caso. "Non so cosa sia successo", avrebbe detto con un filo di voce. Un evento talmente tragico che, in effetti, non avrebbe ricordato alcunché di quegli istanti drammatici.
Altri lo avrebbero visto profondamente scosso per la vicenda, proprio mentre scendeva dalla sua auto con il cofano distrutto, a pochi metri dal luogo della disgrazia e dalla Panda incidentata. La dinamica dello schianto presenta ancora contorni poco chiari. Sembra delineata, invece, la ricostruzione secondo la quale potrebbe essere stata la Bmw ad urtare una Lancia Ypsilon che si trovava ferma in sosta, nel passo di un’altra abitazione privata, danneggiando sia l’una che parte del cancello dell’altra. Nello scontro è stato abbattuto anche un palo della pubblica illuminazione.