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Ilaria Maiorano uccisa, il fratello: "E' stata plagiata, nascondeva anche le violenze"

Daniele chiede giustizia "Uccisa da un musulmano, sarà un funerale cattolico". Lo sfogo: "Non potevamo andare a casa loro. Non so se si era convertita all’Islam, ma non portava nessun velo. Non ci hanno invitato al matrimonio"

Tarik El Ghaddassi, 42 anni, è il marito. Ilaria Maiorano è la vittima

Ancona, 13 ottobre 2022 - Daniele Maiorano, fratello di Ilaria, è straziato. Così come la madre, Silvana Salvatore. Dalla loro casa si sono chiusi nel dolore. Daniele però chiede giustizia per sua sorella, trovata morta in casa a Padiglione di Osimo con segni di percosse violente: il marito Tarik El Ghaddassi, 42 anni, marocchino, è in stato di fermo per omicidio aggravato.

Sapeva quello che sua sorella stava passando?

"Noi familiari eravamo all’oscuro di tutto, anche delle violenze, e non è vero che lei era protetta solo dai genitori di lui. Quella mattina mia mamma ha chiamato a casa e le ha risposto lui che le ha detto che Ilaria non stava tanto bene, poi le ha passato la nipote più grande. Lei ha detto che stava bene. Siamo stati gli ultimi a sapere cosa era successo. Mia madre ha appreso la tragica notizia dagli assistenti sociali, io da un collega al lavoro".

Quando l’ha vista per l’ultima volta?

"Lei veniva a mangiare qui a casa una volta a settimana ma delle sue vicende familiari non ci ha mai detto niente. L’ho vista l’ultima volta martedì scorso. Non aveva lividi in volto o altro. Lei negava l’evidenza, siamo venuti a sapere dei suoi disagi tramite i giornali. Noi le dicevamo ’lascialo’ ma non ci voleva ascoltare. Non siamo neanche stati invitati al suo matrimonio. Si è sposata nel novembre 2020, mia madre aveva subito due interventi due settimane prima. Le bambine sono nate prima del matrimonio, la più grande nel dicembre 2014, da quando non abbiamo messo piede nella loro casa, e la più piccola a maggio 2017. E dopo si sono sposati con rito civile in Comune. Si conoscevano da dieci anni. Lui è stato qui l’ultima volta nel Natale 2015 e non si è comportato affatto bene con noi".

Che rapporto avevate con le piccole?

"Non siamo mai stati invitati neanche alle feste delle bambine. All’inizio ce le portavano a far vedere due-tre volte a settimana poi una e nulla. Non sappiamo nemmeno se si era convertita all’Islam, semplicemente non ne parlava. Non portava il velo però. Non parlava di niente, mai. Sapevamo che a livello economico non se la passavano bene però non eravamo a conoscenza nemmeno che lui fosse ai domiciliari lì dentro. Mia sorella non lavorava, lui mi diceva che faceva il muratore. Adesso le bambine sono dai parenti di lui. Ai servizi sociali comunque abbiamo già detto che non ce lo possiamo permettere di tenerle, io lavoro e mia madre è sola e non automunita".

Cosa sa di quanto accaduto?

"I carabinieri ci hanno detto solo che ha dei lividi addosso e che le devono fare l’autopsia. Non ci hanno specificato nemmeno nulla sulla dinamica dell’accaduto, solo che dovevano fare altri accertamenti. Non era forte di carattere, si è fatta plagiare da quella famiglia. L’ultima volta che li abbiamo incontrati insieme è stato il giorno del matrimonio perché alla fine mamma è voluta andare. Siamo rimasti fuori. Con i genitori di lui non avevamo rapporti".

Cosa chiede oggi?

"Chiediamo giustizia. Vogliamo fare i funerali con rito cattolico, ci opponiamo se vogliono fare quello musulmano. Chi l’ha ammazzata è musulmano, facciamo il funerale con rito di chi l’ha uccisa? Sia chiaro, non ce l’ho con loro perché sono marocchini, non sono razzista, è il loro comportamento che non è mai andato bene".

Una fiaccolata a Osimo per Ilaria

Una fiaccolata in piazza a Osimo domenica 16 ottobre, per ricordare Ilaria Maiorano. La fiaccolata promossa dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, ex compagno di scuola della vittima alle Elementari, è stata organizzata oltre che per ricordare Ilaria, la cui famiglia da parte di madre è originaria di Introdacqua (L'Aquila), sarà un'occasione per una riflessione e per ribadire il no a qualsiasi forma di violenza sulle donne che nella maggior parte dei casi si verifica proprio tra le mura domestiche. Il punto d'incontro per la fiaccolata sarà Piazza del Teatro e poi il corteo si dirigerà verso piazza Boccolino per interventi istituzionali. I funerali si svolgeranno invece sabato 15 ottobre nella Chiesa di San Marco di Osimo alle 10: in concomitanza con le esequie, giornata di lutto cittadino a Osimo. Intanto domani 14 ottobre, alle ore 10, nel carcere di Montacuto ( Ancona) si terrà l'udienza di convalida del fermo per El Ghaddassi, difeso dall'avv. Domenico Biasco, che aveva già precedenti per varie reati e che al momento del fatto si trovava agli arresti domiciliari con permesso di lasciare il casolare al civico 149 di Padiglione di Osimo, solo per recarsi al lavoro come operaio edile.

Ferite alle braccia: ha tentato di difendersi

La vittima presentava diverse ferite e lesioni soprattutto agli arti e alla testa; quelle alle braccia compatibili con un gesto estremo di difesa e non con una caduta dalle scale. È quanto trapela dei risultati dell'autopsia su Ilaria. Gli esiti del riscontro autoptico non hanno ancora chiarito l'orario della morte e serviranno altri approfondimenti tossicologici, ma la donna sarebbe morta in un tempo breve dopo l'aggressione.